La Giunta Regionale del Piemonte ha recentemente approvato un atto programmatico di rilevanza strategica, la DGR sull’umanizzazione dei pronto soccorso, che mira a una profonda trasformazione del modello assistenziale offerto in queste strutture critiche. L’iniziativa non si limita a una mera riqualificazione fisica, ma ambisce a ridefinire l’esperienza del paziente, promuovendo un approccio centrato sulla persona e sulla sua complessità.La DGR avvia una fase sperimentale di un anno, concepita come un’analisi approfondita dello stato attuale dei percorsi di cura all’interno delle Aziende Sanitarie Regionali. Questo periodo di ricognizione è fondamentale per identificare le criticità esistenti, valutare le risorse necessarie e definire con precisione le priorità di intervento. L’obiettivo è quello di costruire un piano di miglioramento robusto e realizzabile, basato su dati concreti e sulle specifiche esigenze locali.Il presidente Cirio e gli assessori Riboldi e Marrone sottolineano che l’umanizzazione dei pronto soccorso non è un’aggiunta superficiale, ma una componente essenziale di una sanità pubblica moderna e inclusiva. La visione è quella di strutture più rapide, accoglienti e trasparenti, capaci di fornire non solo cure mediche di alta qualità, ma anche un supporto emotivo e sociale adeguato. La presa in carico del paziente deve estendersi oltre la dimensione clinica, considerando i suoi legami familiari, le sue difficoltà economiche e le sue esigenze relazionali.I settanta requisiti approvati rappresentano un catalogo di interventi mirati a migliorare l’ambiente fisico e i servizi offerti. Oltre agli elementi tangibili come schermi informativi, distributori di comfort, postazioni di ricarica, aree di colloquio, parcheggi adeguati e accesso gratuito al wi-fi, la DGR pone l’accento sulla formazione del personale sanitario, sulla comunicazione chiara e accessibile ai pazienti e ai loro familiari e sulla semplificazione dei percorsi di cura.L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio di welfare regionale, che ha visto in passato interventi specifici a favore delle persone con disabilità sensoriali. Questo impegno continuo testimonia la volontà di una sanità pubblica che non lasci indietro nessuno, garantendo pari accesso alle cure e un trattamento dignitoso per ogni cittadino.La trasformazione dei pronto soccorso, secondo Cirio e Riboldi, è un tassello fondamentale di un progetto più ampio volto a modernizzare la sanità pubblica piemontese. Si tratta di un investimento strategico nel benessere della comunità, che mira a rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario e a garantire una risposta efficace e umana alle loro esigenze di cura. L’implementazione dei nuovi standard, con la conseguente verifica da parte delle Aziende Sanitarie Regionali entro 90 giorni, segna un passo decisivo verso un sistema di cura più centrato sulla persona e sull’umanizzazione dell’esperienza del paziente.
Pronto Soccorso: il Piemonte punta sull’umanizzazione
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