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giovedì 6 Novembre 2025

Riforma Giustizia: Comitato per un Dialogo Costituzionale Aperto

Il dialogo costruttivo, fondamento di una democrazia matura, non può precludere la partecipazione di alcuna voce.

Questa è la linea guida che anima il Comitato a difesa della Costituzione, un’iniziativa nata in risposta al dibattito in corso sulle riforme della giustizia, e che si presenta con l’auspicio di un confronto ampio, inclusivo e sincero.

Enrico Grosso, presidente onorario del Comitato, ha sottolineato con chiarezza come l’apertura al confronto debba estendersi a tutti gli attori istituzionali, compresa la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l’intero esecutivo.

L’urgenza di questo appello nasce da una percezione diffusa di un dibattito soffocato, di una narrazione in cui le voci dei cittadini rischiano di essere inghiottite dalle dinamiche di potere e dalle logiche partitiche.

Riconquistare per i cittadini la proprietà intellettuale e la responsabilità del discorso pubblico è, quindi, l’obiettivo primario del Comitato.

Non si tratta di un esercizio di mera opposizione, bensì di una rivendicazione del diritto di partecipare attivamente alla definizione del futuro della giustizia.
La riforma della giustizia, tema delicato e complesso, tocca nervi scoperti della società italiana.
Essa incide direttamente sulla percezione della legalità, sull’efficienza del sistema giudiziario e, in ultima analisi, sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Un dibattito vero, trasparente e informato è essenziale per evitare scelte affrettate o basate su interessi particolari, che potrebbero compromettere l’equilibrio dei poteri e minare i principi costituzionali.
Il Comitato non si pone a monte del confronto, ma si propone come catalizzatore, come piattaforma di discussione aperta a tutte le sensibilità, ai diversi punti di vista, alle proposte innovative.
Si auspica un dialogo non solo tra esperti e giuristi, ma anche tra cittadini comuni, associazioni di categoria, rappresentanti della società civile, attori di ogni settore.

La Costituzione italiana, con i suoi principi di uguaglianza, di legalità, di partecipazione democratica, deve essere il faro che guida questo processo di riforma.

Un processo che non può prescindere dalla consapevolezza che la giustizia non è un bene di parte, ma un diritto fondamentale di ogni cittadino.
Riconquistare questo senso di responsabilità condivisa, questo spirito di collaborazione, è la sfida più importante che ci attende.

Il Comitato si impegna a contribuire attivamente a questa impresa, con l’obiettivo di rafforzare il tessuto democratico del nostro Paese e di garantire un futuro di giustizia e di libertà per tutti.

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