Il Consiglio comunale di Torino, con una votazione a favore preponderante (23 voti positivi contro 2 astenuti), ha approvato una mozione di indirizzo che si pone come un atto di solidarietà e impegno verso il popolo palestinese, segnando un posizionamento significativo nel contesto del conflitto israelo-palestinese.
L’atto, ispirato a iniziative proposte a livello nazionale da partiti di progressista orientamento, ma riformulato per adattarsi al contesto locale e alle peculiarità dell’amministrazione comunale, sancisce una sospensione di qualsiasi forma di supporto e collaborazione con il governo israeliano in carica, subordinata al raggiungimento di una pace duratura e alla piena giustizia per la popolazione palestinese.
La mozione, promossa con forza dalla capogruppo di Sinistra Ecologista Sara Diena e co-firmata dai rappresentanti di Pd (Claudio Cerrato), M5S (Andrea Russi) e Torino Domani (Tiziana Ciampolini), trascende una mera dichiarazione di intenti.
Essa implica un impegno concreto da parte dell’amministrazione torinese a proseguire e rafforzare i programmi di cooperazione internazionale già in atto a sostegno della popolazione palestinese, focalizzandosi su assistenza umanitaria, sviluppo economico e supporto alle istituzioni locali.
Parallelamente, la delibera pone un veto all’avvio di nuove iniziative collaborative o relazioni istituzionali con rappresentanti del governo israeliano, considerato il contesto di conflitto armato e le reiterate violazioni del diritto internazionale che hanno caratterizzato il recente passato.
L’approvazione della mozione non è priva di significato simbolico e politico.
Una delegazione del Coordinamento Torino per Gaza, visibilmente presente in piazza in attesa dell’esito della votazione, ha espresso la propria soddisfazione, simbolo di un movimento civile attivo e sensibile alle sorti del popolo palestinese.
Al di là delle aule consiliari, l’approvazione ha generato un clima di condivisione e sostegno, con alcuni consiglieri che, a voto concluso, hanno espresso solidarietà verso Francesca Albanese, Relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nel Territorio palestinese occupato, figura spesso bersaglio di attacchi e intimidazioni per il suo impegno a favore della popolazione locale.
La decisione del Consiglio comunale di Torino si inserisce in un quadro più ampio di crescente preoccupazione internazionale per la situazione nel Territorio palestinese e sottolinea la necessità di promuovere soluzioni pacifiche e rispettose dei diritti umani.
L’atto rappresenta un contributo, seppur locale, alla ricerca di una soluzione equa e duratura, affermando i valori di solidarietà, giustizia e rispetto del diritto internazionale come principi guida dell’azione amministrativa.
La mozione, pertanto, si configura non solo come un impegno politico, ma anche come un atto di responsabilità civile e di sostegno a chi, nel Territorio palestinese, vive quotidianamente le conseguenze di un conflitto ancora irrisolto.