L’esordio alle ATP Finals di Torino è stato un banco di prova per Carlos Alcaraz, che ha superato Alex De Minaur in un incontro denso di spunti interpretativi, conclusosi con il punteggio di 7-6(5), 6-2.
La partita, durata circa un’ora e trentanove minuti, ha rivelato un Alcaraz non impeccabile, ma capace di trovare la chiave per domare un avversario coriaceo come l’australiano.
Il primo set ha rappresentato un vero e proprio scontro di stili.
De Minaur, noto per la sua inesauribile energia e la sua abilità nel contrastare i colpi potenti, ha messo a dura prova la solidità del servizio di Alcaraz, costringendolo a lottare punto su punto.
L’equilibrio è stato palpabile, con entrambi i giocatori capaci di annullare palle break cruciali e di mantenere alta la tensione.
Il tie-break, particolarmente combattuto, ha evidenziato la resilienza di De Minaur, spesso in vantaggio nel punteggio, ma anche la determinazione di Alcaraz, che ha saputo reagire e sfruttare al meglio le opportunità presentatesi.
Il secondo set ha visto un Alcaraz decisamente più convincente.
La pressione esercitata dall’iberico si è fatta sentire, portando De Minaur a commettere errori che hanno segnato la svolta dell’incontro.
La capacità di Alcaraz di variare il gioco, alternando colpi potenti a tocchi di classe e riprese di volée, ha disorientato l’australiano, incapace di trovare un contrappeso efficace.
La gestione dei momenti chiave e la precisione nei colpi decisivi hanno permesso ad Alcaraz di prendere il largo e di concludere il secondo parziale con relativa facilità.
Al di là del risultato, la partita ha offerto spunti interessanti per comprendere le dinamiche del torneo.
La performance di De Minaur, pur nella sconfitta, ha confermato il suo status di giocatore di valore, capace di mettere in difficoltà anche i più grandi interpreti del tennis mondiale.
Per Alcaraz, invece, questa vittoria rappresenta un importante passo verso la conquista del titolo, ma anche un monito: la strada è ancora lunga e piena di insidie.
L’incontro ha messo in luce la necessità di affinare ulteriormente il servizio e di ridurre gli errori non forzati, elementi cruciali per affrontare avversari di caratura superiore.
Il torneo si prospetta come un’arena di sfide intense e di spettacolo assicurato, dove la resilienza, la strategia e la capacità di adattamento saranno le chiavi per raggiungere la gloria.







