L’esordio all’Allianz Stadium risuona di un’emozione palpabile, un’energia che permea l’ambiente e si riflette nelle parole di Jonathan David, l’ultimo tassello aggiunto al progetto Juventus.
La prima settimana di lavoro si è rivelata decisamente incoraggiante, un preludio di ciò che il talento ivoriano intende offrire al calcio italiano.
“Questo è il mio mestiere,” dichiara con convinzione, “e sono fiducioso di poterlo esprimere al meglio anche nel contesto della Serie A.
“L’incontro con mister Thiago Motta, più che una semplice formalità, si è configurato come un dialogo costruttivo, un momento di allineamento di prospettive.
“Ho condiviso con lui le mie ambizioni, i miei obiettivi,” rivela David, “e ho ascoltato con attenzione la sua visione del gioco, le sue aspettative per me e per la squadra.
” La consapevolezza delle peculiarità del campionato italiano è tangibile: “So che la Serie A richiede una maggiore disciplina tattica, un approccio difensivo più strutturato.
Ma sto lavorando duramente per adattarmi, per incastrare le mie qualità in questo contesto.
“La sua carriera è stata plasmata da figure iconiche del calcio mondiale.
“Da bambino, ammiravo Samuel Eto’o e Didier Drogba,” confessa con un sorriso, “per la loro forza, la loro tecnica, la loro capacità di fare la differenza.
Erano degli esempi, dei modelli a cui aspirare.
” La scelta del numero 30 sulla maglia bianconera non è casuale, ma intrisa di significato personale: “È un omaggio a mio padre, un legame affettivo che mi ricorda le sue radici e il suo sostegno incondizionato.
“L’arrivo a Torino rappresenta per David non solo un’opportunità professionale, ma anche un percorso di crescita umana e sportiva.
La Juventus è una squadra che incarna la tradizione, l’eccellenza e l’ambizione.
L’attaccante ivoriano è pronto a raccogliere questa eredità, a dare il suo contributo alla causa bianconera, consapevole del peso della maglia che indossa e dell’affetto dei tifosi che lo accolgono con entusiasmo.
Il campionato si preannuncia impegnativo, ma Jonathan David non teme le sfide: “Sono qui per dare il massimo, per aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi.
Il lavoro non fa mai male, e io sono pronto a metterci impegno e passione.
“