Il derby della Mole si è concluso con un amarissimo 0-0, un pareggio che lascia l’amaro in bocca e solleva interrogativi sul reale potenziale della Juventus.
Luciano Spalletti, al suo debutto in una sfida infiammata, ha espresso la sua frustrazione in conferenza stampa, sottolineando una carenza di brillantezza e inventiva che ha penalizzato la sua squadra.
Sebbene il portiere granata, Di Gregorio, sia stato elogiato per una prova impeccabile, l’allenatore bianconero ha evidenziato come il Torino abbia sfruttato al meglio le occasioni, mentre la Juventus, pur creando numerose opportunità, abbia mancato la giusta sintesi e la capacità di finalizzare le azioni.
“Abbiamo le possibilità per migliorare, certamente,” ha affermato Spalletti, indicando un percorso di crescita necessario per sbloccare il vero potenziale della squadra.
La pausa nazionale offre ora un’opportunità preziosa per una riflessione approfondita e un’analisi delle dinamiche di gioco.
“Queste prime tre partite non hanno scalfito le mie convinzioni,” ha aggiunto l’allenatore, tracciando un primo bilancio che, pur segnato dalla delusione, non lascia presagire cambiamenti radicali.
L’ipotesi di un cambio di modulo, con l’impiego di due punte, rimane sul tavolo come possibile soluzione per aumentare la pericolosità offensiva.
Un raggio di speranza è emerso dall’apporto di Simone Zhegrova, subentrato a gara in corso.
“È un ragazzo sveglio, rapido, con una scintilla,” ha esaltato Spalletti, paragonandolo al fantasista Kenan Yildiz, entrambi dotati di una capacità innata di improvvisare e creare occasioni inaspettate.
“Hanno delle cartucce importanti da sparare,” ha aggiunto l’allenatore, sottolineando il potenziale di questi giovani interpreti.
Michele Di Gregorio, pur blindando la porta avversaria, non ha potuto festeggiare una vittoria.
“Ci è mancato solo il gol,” ha commentato il portiere, riconoscendo la solidità della prestazione della sua difesa e l’ottima prova di Paleari.
Il pareggio, sebbene ingiusto, non ha scalfito l’orgoglio dei giocatori, consapevoli del valore della maglia bianconera.
“Scuse e alibi non entrano mai, siamo la Juve,” ha affermato Di Gregorio, sottolineando l’importanza di mantenere un atteggiamento positivo e determinato, nonostante la stanchezza dovuta agli impegni in Champions League.
La mancata convocazione in Nazionale, per l’ennesima volta, non ha turbato Di Gregorio, che ha augurato buona fortuna al portiere Caprile e ha ribadito il suo impegno verso la Juventus, obiettivo primario e imprescindibile per la sua carriera.
Il futuro resta aperto, ma l’imperativo è chiaro: la Juventus deve ritrovare la sua identità, la sua grinta e la sua capacità di trasformare le occasioni in gol, per tornare a dominare la scena.







