La disfatta casalinga contro il Napoli ha lasciato l’analisi tattica di Luciano Spalletti gravata da un’amara constatazione: la squadra avversaria ha espresso una dinamica di gioco superiore, smontando le intenzioni strategiche delineata dalla Juventus.
L’ambizione di creare superiorità numerica al centro del campo, fulcro del piano partita, non si è concretizzata, lasciando spazio a una manovra più fluida e aggressiva da parte del Napoli.
Spalletti ha evidenziato come la perdita frequente del possesso palla abbia esposto la sua squadra a un pressing asfissiante.
Il Napoli, forte di una condizione atletica ottimale, di una struttura di gioco consolidata e di una notevole capacità di corsa, ha saputo sfruttare le incertezze bianconere per mantenere il controllo del match.
“Quando una squadra come il Napoli è in grado di dettare il ritmo, hai due opzioni: o controlli il possesso per neutralizzarla, oppure ti ritrovi a correre dietro, esaurendoti senza possibilità di imporre il tuo gioco,” ha spiegato il tecnico.
La timidezza nella circolazione della palla, sottolineata più volte, è apparsa una delle cause principali della debacle.
Nonostante la sperimentazione di una nuova formazione, l’impossibilità di tradurre l’intento in reale superiorità sul campo ha pesato enormemente.
Un breve guizzo nel secondo tempo, culminato nel pareggio, ha offerto un effimero spiraglio di speranza, ma la mancanza di aggressività e incisività ha impedito di capitalizzare quel momento.
L’assenza di una cattiveria agonistica, unita a scelte tecniche che non hanno saputo generare un reale sbilanciamento nel gioco avversario, ha contribuito a sigillare il risultato negativo.
Il ritorno al Maradona, teatro di trionfi passati, ha rappresentato un’esperienza contrastante.
L’emozione di ascoltare i cori che conosce a memoria, l’atmosfera unica e vibrante del “tempio” del calcio partenopeo, hanno creato una cornice suggestiva.
Tuttavia, quell’atmosfera di festa per i tifosi azzurri ha reso ancora più dolorosa la sconfitta, mettendo in risalto la distanza, in termini di gioco, che intercorre tra le due squadre.
Il Maradona, con la sua storia e la sua passione, ha amplificato la frustrazione di una prestazione al di sotto delle aspettative, lasciando intendere che la strada per la risalita è ancora lunga e costellata di sfide impegnative.






