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mercoledì 12 Novembre 2025

Juventus, nuova era: Comolli apre a dialogo e inclusione.

Il nuovo corso della Juventus, inaugurato con l’insediamento del CEO Damien Comolli, si apre con una dichiarazione di principi che mira a ridefinire i rapporti all’interno del consiglio di amministrazione e a favorire un ecosistema di governance inclusivo e collaborativo.
Lungi da una visione autoritaria o chiusa, l’approccio delineato da Comolli, durante l’incontro con la stampa presso l’Allianz Stadium, sottolinea l’importanza cruciale del dialogo costruttivo e dell’ascolto attivo, indipendentemente dalla composizione del capitale sociale.
La presenza di Francesco Garino, rappresentante di Tether, nel nuovo consiglio, viene esplicitamente accolta con entusiasmo, incarnando la volontà di integrare prospettive esterne e competenze specialistiche.

Questo gesto, apparentemente formale, riflette una strategia più ampia volta a superare le dinamiche del passato e a costruire un futuro più aperto al contributo di tutti gli stakeholder.
L’enfasi sull’ascolto delle minoranze azionarie non è un mero adempimento formale, ma una dichiarazione d’intenti che si pone come pilastro per un processo decisionale più trasparente e partecipativo.

Comolli, con un’esplicita volontà di lasciarsi alle spalle le critiche e le esperienze negative pregresse, adotta un approccio deliberatamente positivo, orientato alla ricerca di soluzioni condivise e alla valorizzazione di ogni contributo.

Questo cambiamento di paradigma suggerisce una comprensione matura della complessità della governance societaria, riconoscendo che la forza di un’organizzazione risiede nella capacità di aggregare talenti e competenze diverse, promuovendo un ambiente in cui ogni voce possa essere ascoltata e valorizzata.

Il nuovo corso Juventus, dunque, non si limita a una riorganizzazione interna, ma aspira a definire un modello di governance che possa fungere da esempio nel panorama sportivo italiano, privilegiando l’inclusione, la trasparenza e la collaborazione come fattori chiave per il successo e la crescita sostenibile del club.

La sfida ora è tradurre queste parole in azioni concrete, dimostrando che l’apertura al dialogo e l’ascolto attivo si concretizzano in scelte strategiche condivise e in una governance realmente partecipativa.

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