Nel cuore del Monferrato, a Cuccaro Monferrato, si è celebrato il Premio Nils Liedholm, un riconoscimento che incrocia sport, umanità e radicamento nel territorio.
L’occasione ha visto il presidente della Fondazione Milano Cortina e del CONI, Giovanni Malagò, esprimere un desiderio inatteso e carico di significato: vedere Carlo Ancelotti, figura emblematica del calcio italiano e mondiale, onorare le prossime Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026 con la fiaccola olimpica.
La proposta, nata a seguito di un videomessaggio di congratulazioni dello stesso Ancelotti a Malagò, si radica in un legame profondo tra il tecnico e il Paese.
Ancelotti, che in passato ha avuto l’opportunità di lavorare sotto la guida di Liedholm alla Roma, ha già ricevuto il prestigioso premio, sottolineando la sua vicinanza ideale con i valori che il riconoscimento stesso promuove.
L’evento, a soli 84 giorni dall’inaugurazione delle Olimpiadi, ha risvegliato in Malagò un’emozione palpabile, unita però alla necessità di mantenere una lucidità operativa imprescindibile.
“Le apprensioni vanno tenute presenti,” ha dichiarato, “ma non devono dominare la mente.
Serve tenuta nervosa, capacità di gestire la pressione e di vivere questi ultimi giorni con intensità e concentrazione.
” La consapevolezza di un percorso quasi completato è mitigata dalla constatazione che, avvicinandosi alla meta, emergono inevitabilmente dettagli da perfezionare, aspetti da ottimizzare, sfide da affrontare.
Un processo naturale, che testimonia l’impegno continuo per garantire il successo dell’evento olimpico.
Il legame tra Malagò e Nils Liedholm si estende oltre il campo sportivo, abbracciando anche la cultura enologica del Monferrato.
La cerimonia si è svolta presso Villa Boemia, l’antica sede dell’azienda vitivinicola fondata dallo stesso Liedholm, un luogo intriso di storia e tradizione.
Il “Barone”, come era affettuosamente chiamato, aveva mantenuto una consuetudine di Natale inviando bottiglie ai genitori di Malagò, che per anni ha ricoperto la carica di vicepresidente della Roma.
Un gesto che ha lasciato un segno indelebile, tanto che il figlio di Malagò custodisce ancora quelle bottiglie come preziosi ricordi.
Oltre a Carlo Ancelotti, il Premio Nils Liedholm ha celebrato altre figure di spicco del panorama sportivo italiano: Dino Meneghin e suo figlio Andrea, riconosciuti per la loro capacità di rappresentare il basket nel mondo con autenticità e integrità, trasmettendo i valori fondamentali di lealtà, correttezza e solidarietà.
Un esempio luminoso di come lo sport possa essere veicolo di valori positivi e di identità nazionale.
La serata ha rappresentato quindi un momento di riflessione sulla sportività, sull’importanza della tradizione e sull’importanza di un futuro olimpico all’altezza delle aspettative.







