Un pareggio a reti inviolate, 0-0, suggella la sesta giornata di Serie A e ridimensiona temporaneamente le ambizioni del Milan, mentre Napoli e Roma consolidano il primato in classifica.
La contesa, disputata a ritmi contenuti, si è configurata come uno studio tattico reciproco, più orientato a neutralizzare gli acuti avversari che a esprimere calcio offensivo.
Il primo tempo, in particolare, è stato caratterizzato da una marcature serrate e da una prudenza palpabile, che ha soffocato ogni tentativo di creare occasioni da gol.
Si sono registrate sporadiche schermaglie offensive, con David che ha provato a farsi perdonare un inizio di stagione al di sotto delle aspettative e Gimenez che, con una progressione vigorosa, ha infastidito la retroguardia milanista.
Tuttavia, la mancanza di brillantezza e di soluzioni innovative ha reso il primo tempo un monologo di contenimento.
La ripresa ha visto il Milan animarsi, mostrando una maggiore propensione al rischio, che si è tradotta in un episodio controverso: un calcio di rigore concesso in circostanze discutibili, a seguito di un contatto tra Gimenez e un difensore rossonero.
L’assegnazione della massima punizione, percepita da molti come eccessiva, ha pesato sulla squadra bianconera, ma non ha impedito a Pulisic di presentarsi sul dischetto.
Il tentativo, tuttavia, si è infranto sul montante, regalando un’inaspettata inattesa al portiere Di Gregorio e mantenendo intatto lo 0-0.
La Juventus, consapevole della necessità di dettare il ritmo, ha progressivamente incrementato il possesso palla, sfornando un numero significativo di calci d’angolo, senza però riuscire a tradurli in pericose occasioni da gol.
Il tentativo di manovra, sebbene corretto dal punto di vista tattico, ha mancato di imprevedibilità e di quel guizzo di genio che avrebbe potuto sbloccare il risultato.
Il finale di partita ha riservato l’episodio più significativo: un lampo di Leao, abilmente servito da un Modric in serata di ripresa, che ha messo a dura prova la reattività di Di Gregorio, il quale ha neutralizzato la conclusione con un intervento provvidenziale.
Il pareggio, sebbene non soddisfacente per nessuna delle due contendenti, sottolinea la crescente competitività del campionato e preannuncia una battaglia all’ultimo respiro per la conquista del titolo.
La partita, al di là del risultato, ha evidenziato le rispettive caratteristiche delle due squadre: un Milan ancora alla ricerca di continuità e una Juventus solida ma a volte priva di quel guizzo offensivo decisivo.