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venerdì 14 Novembre 2025

Pjanic torna a Torino: emozioni e ricordi per la Juve

La ripresa degli allenamenti della Juventus, sotto la guida di Luciano Spalletti, ha segnato un momento significativo alla Continassa, intriso di ricordi e proiezioni future.
L’atmosfera è stata animata da una gradita visita a sorpresa: Miralem Pjanic, figura iconica del passato bianconero, ha fatto il suo ritorno al quartier generale, riscuotendo un’accoglienza calorosa e affettuosa.
L’immagine di Pjanic, abbracciato da Spalletti e dal dirigente Giorgio Chiellini – un legame profondo forgiato durante gli anni trascorsi insieme sotto la Mole – ha evocato un’epoca di successi dominanti.

La sua carriera in maglia bianconera, dal 2016 al 2020, è costellata di trionfi: quattro scudetti che hanno consolidato la leadership della Juventus nel panorama calcistico italiano, due Coppe Italia che hanno esaltato l’abilità di un collettivo affiatato e una Supercoppa Italiana che ha coronato un percorso di successi.

La maglia restituita, con il numero 5 ben visibile, non è solo un omaggio al giocatore, ma un simbolo del profondo legame che lo unisce alla tifoseria e alla storia del club.

L’inatteso ritorno di Pjanic offre spunti interessanti per una riflessione più ampia.

Oltre al valore sentimentale, la sua presenza può essere interpretata come un segnale di continuità, un ponte tra il passato glorioso e le ambizioni future della Juventus.

L’esperienza e la visione di un giocatore di quelle caratteristiche possono essere preziose per la squadra, anche al di là del campo da gioco.

Parallelamente all’evento emozionale, la squadra ha ripreso i lavori di preparazione atletica in un contesto parzialmente ridotto.
L’assenza degli undici calciatori convocati nelle rispettive nazionali – Openda, David, Thuram, Cambiaso, Locatelli, Zhegrova, Adzic, Yildiz, Conceicao, Kostic e Vlahovic – testimonia l’impegno e il riconoscimento internazionale dei giocatori bianconeri.
Questo vuoto, tuttavia, offre l’opportunità per i membri meno blasonati del gruppo di mettersi in mostra, acquisire maggiore esperienza e rafforzare il tessuto della squadra.

Spalletti avrà modo di valutare le risorse a disposizione e affinare ulteriormente le strategie di gioco, in vista delle prossime sfide che attendono la Juventus.
Il ritorno di Pjanic, in questo scenario, si configura come un balsamo per l’entusiasmo, un promemoria dei valori che animano la società e un incentivo per tutti i giocatori a dare il massimo per onorare la maglia bianconera.

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