venerdì 25 Luglio 2025
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Sergio Viganò, l’angelo del calcio: un’eredità di umanità e talento.

Il ricordo di Sergio Viganò, figura imprescindibile nel panorama del calcio italiano, risuona come un’eco di gratitudine e profonda stima.
Più che un massofisioterapista, il ‘Viga’ – così affettuosamente chiamato da chi lo conosceva – incarnava un’umanità rara, un talento innato nel comprendere e alleviare le sofferenze fisiche ed emotive degli atleti.

La sua perdita, avvenuta a 84 anni dopo una malattia, lascia un vuoto incolmabile, non solo ad Alessandria, sua città natale, ma in tutta la comunità sportiva nazionale.

Roberto Mancini, che lo ha conosciuto e apprezzato nel corso della sua illustre carriera, ne sottolinea l’eccezionalità, paragonandolo quasi a un fratello maggiore.

Questo sentimento non è esclusivo: il ‘Viga’ ha lasciato un’impronta indelebile in innumerevoli giocatori, diventando un punto di riferimento cruciale per il loro percorso, spesso decisivo per la loro resilienza e successo.
Il suo contributo, silenzioso ma fondamentale, ha alimentato vittorie e trionfi, trascendendo la semplice cura delle lesioni per abbracciare un ruolo di supporto psicologico e motivazionale.

Sergio Viganò non si limitava a una conoscenza tecnica superficiale della massoterapia; la sua maestria derivava da una profonda comprensione dell’anatomia umana, unita a un’innata capacità di percepire le esigenze individuali di ogni atleta.
Era in grado di individuare le cause profonde del dolore, intervenendo non solo sui sintomi, ma affrontando le cause, ripristinando l’equilibrio fisico e promuovendo una vera e propria rigenerazione.

La sua figura rappresenta un’eccellenza del “dietro le quinte”, un elemento essenziale, spesso sottovalutato, del successo sportivo.
La sua eredità va oltre le mani esperte che hanno alleviato innumerevoli dolori e riabilitato carriere.
Ha incarnato un modello di professionalità, dedizione e umanità, valori che ispirano chiunque si dedichi alla cura del corpo e della mente.

La sua scomparsa ci ricorda l’importanza di riconoscere e valorizzare il ruolo dei professionisti che, con competenza e passione, contribuiscono alla salute e al benessere degli atleti, permettendo loro di esprimere al meglio il loro potenziale.
Il ‘Viga’ non è stato solo un massaggiatore, ma un custode della salute, un architetto della resilienza, un vero e proprio artefice di sogni sportivi.

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