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sabato 15 Novembre 2025

Vavassori e Bolelli: tra rammarico e semifinale alle ATP Finals

L’avventura alle ATP Finals si dipana tra soddisfazione e rammarico, un sentimento comprensibile per Andrea Vavassori e Simone Bolelli, reduci dalla sfida contro i campioni in carica, i tedeschi Kevin Puetz e Philipp Krawietz.
La sconfitta, pur amaramente digerita, non inficia la qualificazione alle semifinali, risultato che testimonia una campagna impeccabile.
“Ogni avversario che ci aspetta si preannuncia una battaglia ardua,” sottolinea Bolelli, “ma la nostra conoscenza del panorama ATP è ormai consolidata.

Abbiamo analizzato a fondo le coppie che ci attendono, rivedendo partite precedenti per estrapolare schemi e debolezze.

” Questa preparazione meticolosa è il frutto di un lavoro di squadra che va ben oltre il campo da gioco.
Il rammarico per la prestazione odierna è mitigato dalla consapevolezza che, nel doppio, il confine tra vittoria e sconfitta è spesso sottile, una questione di pochi, cruciali centimetri.

“C’è sempre il merito dell’avversario,” riconosce Vavassori, evidenziando come la qualità del gioco altrui possa alterare il corso di una partita, indipendentemente dalla performance propria.
Un’osservazione puntuale riguarda le caratteristiche del campo.
“Ho l’impressione che sia leggermente più lento rispetto all’anno scorso,” nota Bolelli, un dettaglio che incide sul ritmo e sulle dinamiche di gioco.
Questa lentezza favorisce scambi più prolungati, offrendo uno spettacolo più avvincente per il pubblico e stimolando una maggiore creatività tattica.
Vavassori esprime un profondo senso di appagamento per il percorso compiuto: “Abbiamo investito molto, anche in termini di lavoro segreto, per arrivare a questo livello.
Personalmente, mi sento molto più a mio agio sul veloce rispetto al passato, un’evoluzione che riflette l’impegno costante.
” La forza della coppia risiede nella sua versatilità, nella capacità di adattarsi a diverse superfici e di competere con successo ovunque.

“Siamo una coppia che può giocare bene su tutti i campi, siamo competitivi in ogni contesto.
” Questa flessibilità tattica, unita a una solida preparazione atletica e mentale, rappresenta il segreto per affrontare le sfide future con ambizione e fiducia.

Il cammino verso la conquista del titolo è ancora lungo e irto di ostacoli, ma Vavassori e Bolelli si presentano agguerriti e pronti a dare il massimo.

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