Un’inquietante sequenza di colpi, mirati principalmente a farmacie e agenzie di scommesse nel Torinese, si è conclusa con l’arresto di un uomo di 68 anni, privo di residenza stabile, ad opera dei Carabinieri della compagnia di Moncalieri.
Il fermo, eseguito in un appartamento di corso Traiano nel quartiere Mirafiori Sud, suggella un’indagine complessa e articolata, volta a identificare e assicurare alla giustizia un individuo con un pregresso significativo di attività criminali.
L’arresto è il culmine di un’operazione partita in seguito a due rapine particolarmente audaci: la prima perpetrata in un centro scommesse di Orbassano, la seconda in una farmacia a Nichelino.
Questi episodi, caratterizzati da una certa pianificazione e velocità di esecuzione, avevano destato forte allarme nella comunità locale, intensificando l’attività di indagine dei Carabinieri.
La metodologia utilizzata, che prevedeva l’impiego di una motocicletta di grossa cilindrata e l’uso di equipaggiamento protettivo come un casco integrale, suggeriva un’esperienza nel campo della criminalità e una volontà di eludere le autorità.
La figura dell’uomo arrestato non è nuova alle forze dell’ordine.
Il suo passato è segnato da una lunga storia di rapine a farmacie, per le quali aveva già scontato una pena, con una scadenza prevista per il 2024.
Questo background criminale preesistente, unito alla gravità delle rapine recenti e al pericolo concreto di reiterazione del reato, ha indotto i Carabinieri a richiedere e ottenere un provvedimento di fermo, con la conseguente custodia cautelare presso il carcere Lorusso e Cutugno di Torino.
Il gip ha confermato la validità del provvedimento, riconoscendo la sussistenza dei presupposti per la cautela in carcere.
L’episodio solleva interrogativi importanti sulla gestione dei soggetti con precedenti penali e sulla necessità di monitoraggio costante per prevenire la ricaduta in comportamenti devianti.
Inoltre, l’uso di mezzi motorizzati per la fuga, unita alla scelta di obiettivi specifici come farmacie e centri scommesse, suggerisce un’analisi più approfondita delle dinamiche criminali in atto nel territorio torinese, che potrebbero essere legate a un’attenta valutazione dei rischi e dei guadagni potenziali.
La comunità locale, pur esprimendo sollievo per l’arresto, si interroga sulla sicurezza e sulla necessità di misure preventive più efficaci per contrastare la criminalità.