06 febbraio 2025 – 10:45
L’imprenditore albanese Fatmir Ara, conosciuto come Miri, è stato tragicamente ucciso a colpi di fucile nelle campagne di San Carlo Canavese. Il presunto responsabile, l’operaio della cartiera Osella Ghena, è stato giudicato colpevole per motivi legati a questioni economiche legate alla ristrutturazione di un casolare ad Alba. Durante il processo, emersero diverse versioni dei fatti fornite dall’accusato, che alla fine confessò il suo coinvolgimento nell’omicidio.La sorella Barbara e l’amico Andrea Fagnoni sono stati entrambi assolti dalle accuse di complicità nell’omicidio. Mentre la sorella rischiava una condanna a 22 anni e Fagnoni a 13 anni, alla fine sono stati scagionati. La decisione della pena per Osella Ghena è stata annunciata dopo un’intensa replica da parte del pubblico ministero Elena Parato alle difese presentate. Le parti civili coinvolte nel caso includevano la famiglia della vittima e coloro che avevano la tutela della figlia minorenne di Fatmir.Le ripercussioni finanziarie dell’omicidio hanno portato a compensazioni significative per i familiari della vittima: centomila euro ciascuno per i quattro figli, oltre a somme destinate al padre, alla madre, alla prima moglie e alla vedova. Inoltre, sono stati assegnati trentamila euro alla sorella di Fatmir.Questo tragico evento ha sconvolto la comunità locale e ha evidenziato le conseguenze devastanti dei conflitti personali trasformatisi in violenza estrema. La ricerca di giustizia e la gestione delle conseguenze emotive ed economiche continueranno a essere al centro dell’attenzione mentre si cerca di fare chiarezza su questa dolorosa vicenda.
