La tragica vicenda della giovane ventunenne portata all’ospedale di Vizzolo Predabissi, nel Milanese, per presunti abusi in famiglia ha scosso profondamente l’opinione pubblica. La ragazza aveva denunciato di essere stata stuprata al pronto soccorso da un paziente di 28 anni e il giorno successivo si è tolta la vita gettandosi dalla finestra del quarto piano, dove era ricoverata nel reparto di ginecologia.Le autorità hanno prontamente agito: l’uomo sospettato dell’aggressione è stato arrestato dai carabinieri e rinchiuso in carcere. Nel frattempo, la giovane è stata trasferita alla clinica Mangiagalli di Milano, specializzata nei casi di violenza sulle donne, dove sono state riscontrate lesioni guaribili in 20 giorni. Emergono dettagli sulla sua storia personale, con presunti contatti con i centri psico-sociali (Cps), che fanno riflettere sull’importanza dell’assistenza e del sostegno alle vittime di abusi.La commissione inviata dalla Regione Lombardia per indagare sull’accaduto, guidata dal vicedirettore della direzione Welfare Alberto Ambrosio, è giunta all’ospedale questa mattina per fare chiarezza su quanto avvenuto. È necessario comprendere le dinamiche che hanno portato a una tragedia così devastante e adottare misure concrete per prevenire simili episodi in futuro. La società nel suo complesso deve impegnarsi affincheeacute; situazioni come queste non si verifichino più e le vittime possano trovare giustizia e supporto adeguato.
Tragedia a Vizzolo Predabissi: giovane denuncia stupro, si toglie la vita. Arrestato presunto aggressore, indagini in corso.
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