Tragedia in mare: migranti morti per ustioni da idrocarburi. Una donna in condizioni critiche.

Nel corso della giornata odierna verrà eseguita l’autopsia sui due migranti che sono stati ritrovati senza vita sul barcone soccorso ieri nel tardo pomeriggio dalla motovedetta Cp327 della guardia costiera, a circa 43 miglia al largo della costa di Lampedusa. Secondo le prime informazioni emerse dopo lo sbarco presso il molo Favarolo, si ipotizza che i due giovani uomini abbiano perso la vita a causa di ustioni provocate da idrocarburi. A bordo dell’imbarcazione proveniente da Sabratah, in Libia come riferito dai superstiti, vi erano anche due donne e un uomo con ustioni, i quali sono stati prontamente trasportati al Poliambulatorio. Purtroppo una delle donne versa in condizioni critiche. Gli altri 53 migranti pakistani, sudanesi, bengalesi, somali ed egiziani presenti a bordo, tra cui 2 donne e 3 minori, sono stati successivamente condotti all’hospot di contrada Imbriacola per le procedure di accoglienza. Nella giornata di ieri si sono registrati complessivamente cinque sbarchi sull’isola maggiore delle Pelagie, totalizzando così 281 individui giunti via mare. Oltre ai trasferimenti effettuati tramite i traghetti di linea nelle ore mattutine e serali da Lampedusa, altri 285 migranti sono stati accolti nella struttura di prima accoglienza locale; attualmente rimangono ospitati 98 individui.

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