13 gennaio 2025 – 19:01
Il tragico incidente sul lavoro avvenuto un anno fa a Chtillon, che ha causato la morte di Mohamed Oueslati, operaio cinquantanovenne originario della Tunisia e residente ad Aosta, ha portato la procura a richiedere il rinvio a giudizio di due persone. Il datore di lavoro e uno degli altri due operai presenti sul luogo sono stati individuati come responsabili. Il procuratore Francesco Pizzato contesta al rappresentante dell’impresa di Verrès violazioni in materia di formazione e informazione, mentre al dipendente viene attribuito il mancato azionamento del freno a mano sul furgone che ha tragicamente investito Oueslati, il quale è deceduto al Cto di Torino due giorni dopo l’incidente.La dinamica dell’accaduto risale al 18 gennaio 2024, quando l’operaio stava lavorando al distacco delle luminarie natalizie nel centro di Chtillon. Secondo le indagini condotte dagli inquirenti, durante l’alzata dei supporti utilizzati per stabilizzare il furgone in uso, il veicolo pesante è improvvisamente crollato a terra. Oueslati si trovava proprio sotto e è stato colpito alle gambe dal retro del mezzo, rimanendo intrappolato tra il furgone e la facciata di un edificio lungo la via principale del paese.Sul luogo dell’incidente sono intervenuti prontamente i soccorsi del 118 e i carabinieri della Compagnia di Chtillon e SaintVincent. Dopo essere stato trasportato d’urgenza all’ospedale Parini di Aosta, Oueslati è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Tuttavia, le sue condizioni si sono aggravate rapidamente rendendo necessario il trasferimento presso il Cto di Torino, dove è giunto con traumi addominali da schiacciamento e uno shock emorragico.Gli accertamenti relativi all’accaduto sono stati eseguiti dalla Struttura complessa prevenzione e sicurezza degli ambienti lavorativi dell’Usl della Valle d’Aosta. La tragedia ha evidenziato la necessità prioritaria di garantire adeguati standard di sicurezza sul luogo di lavoro per evitare futuri incidenti simili e tutelare la vita dei lavoratori impegnati nelle attività quotidiane.
