09 marzo 2025 – 14:20
Il trasloco annunciato nelle scorse settimane segna una svolta significativa per la Città, che finalmente si libera della vergogna rappresentata dalle lunghe code di persone costrette a cercare il permesso di soggiorno. Dormire all’aperto sotto la pioggia per un documento vitale per lavorare, studiare e vivere a Torino è stato un triste capitolo ormai chiuso con il trasferimento al Santo Volto previsto per l’autunno. Il passaggio da corso Verona a corso Bolzano ha simboleggiato la fine di un’epoca oscura nella storia cittadina, con le postazioni del poligrafico e della scientifica che hanno trovato nuova sede e la struttura restituita al Demanio.La dirigente dell’Ufficio Immigrazione Raffaella Fontana ha guidato con determinazione il processo di trasferimento, riuscendo in pochi mesi a realizzare un progetto molto atteso: chiudere definitivamente corso Verona, luogo problematico sia per gli stranieri che per gli operatori di polizia. Gli uffici di via Ruffini sono stati aperti poco dopo l’ordinanza di requisizione del prefetto Donato Cafagna, grazie alla disponibilità degli spazi messi a disposizione dalla Regione Piemonte tramite Invimit.Da domani, i nuovi sportelli operativi si aggiungeranno a quelli già attivi presso la Questura non solo a Torino ma anche nei commissariati di Bardonecchia e Ivrea. Mentre per Rivoli si dovrà attendere ancora l’arrivo di alcuni macchinari, il commissariato locale avrà un ruolo cruciale nel gestire le richieste provenienti dalla città data la sua vicinanza con Torino.Questo cambiamento segna l’inizio di un nuovo capitolo nella gestione dell’immigrazione e dei servizi offerti alle comunità straniere sul territorio torinese e circostante. La collaborazione tra istituzioni regionali e locali è stata fondamentale per garantire una transizione senza intoppi verso una situazione più dignitosa e funzionale per tutti coloro che necessitano di assistenza e supporto nel processo burocratico legato al permesso di soggiorno.
