Trend preoccupante per l’arretramento dei ghiacciai valdostani nel 2024

19 febbraio 2025 – 10:17

Nonostante le abbondanti precipitazioni nevose tardo primaverili, seppur con dati meno negativi rispetto al 2023 e al 2022, i dati del 2024 non smentiscono un trend sempre più preoccupante per l’arretramento dei ghiacciai valdostani. L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Valle d’Aosta (Arpa) ha commentato gli ultimi dati provenienti dalla Cabina di regia dei ghiacciai valdostani pubblicati sul sito sottoZero.Secondo il Report annuale sui ghiacciai valdostani relativi all’anno idrologico 2024, emerge che la variazione frontale media per i 30 ghiacciai monitorati è stata di -12,5 metri (rispetto ai -14,5 metri del 2023). Il bilancio di massa dei ghiacciai rimane negativo, con una perdita di ghiaccio pari a -850 millimetri di acqua equivalente, sebbene inferiore alle perdite registrate negli ultimi 23 anni (-1.106 millimetri) e nel 2023 (-1.845 millimetri). Questo andamento si riflette anche nello spessore dello strato attivo di permafrost scongelato in estate che si è ridotto a 6,9 metri rispetto ai precedenti 7,6 metri.Parallelamente, le precipitazioni sono state abbondanti durante l’anno. L’altezza massima della neve ha raggiunto i 141 centimetri, superando i 90 centimetri della stagione precedente ma mantenendosi in linea con la media storica di 141 centimetri. La quantità totale annua di neve fresca è stata di 591 centimetri contro i 358 centimetri del 2023 e addirittura superiore alla media storica di 480 centimetri.La risorsa idrica derivante dallo scioglimento della neve è stata pari a 1.220 milioni di metri cubi (+13% rispetto alla media del periodo tra il 2001 e il 2023), mentre la precipitazione annua complessiva (pioggia e neve fusa) è stata di 1.239 millimetri (+28% rispetto alla media tra il 2002 e il 2023).Per quanto riguarda le temperature, la temperatura media registrata sulla parete Nord del Cervino è stata di -11,9 gradi Celsius (in linea con la media storica di -11,92 gradi). La temperatura media estiva si è attestata a ​​11,6 gradi Celsius – inferiore ai ​​12,9 gradi della stagione precedente – mostrando comunque un’anomalia positiva di +0,3 gradi rispetto alla media del periodo tra il 2002 e il ​​2023. Le giornate in cui è stato dichiarato lo stato d’allerta per rischio glaciale sono state ben 53 nell’arco dell’anno.

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