Il 5 settembre 1946, in un contesto geopolitico segnato dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale e dalle nascenti dinamiche del dopoguerra, il trattato firmato a Parigi tra Alcide De Gasperi e Karl Gruber non fu semplicemente un accordo, ma un atto fondativo di un modello istituzionale unico nel suo genere: l’Autonomia speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol.
Questo pilastro dell’ordinamento italiano, lungi dall’essere una mera concessione, rappresentò una risposta innovativa a una complessa realtà territoriale e culturale, dove l’identità locale si intrecciava con la storia e le aspirazioni di due comunità linguistiche, italiana e tedesca.
La Provincia autonoma di Trento, con la Giornata dell’Autonomia, celebra dunque non solo un anniversario, ma un percorso di convivenza e sviluppo che ha superato sfide profonde, offrendo al mondo un esempio concreto di come l’autodeterminazione e il riconoscimento delle minoranze possano costituire la base per una prosperità condivisa e una stabilità duratura.
L’istituzione, infatti, incarna un principio fondamentale del diritto internazionale: il rispetto delle specificità culturali e linguistiche come presupposto essenziale per la costruzione di una società pacifica e inclusiva.
La celebrazione del 2025, in particolare, si configura come un’occasione per riflettere sull’evoluzione dell’Autonomia, un organismo vivente che si è costantemente adattato alle trasformazioni sociali, economiche e politiche degli ultimi settant’anni.
Il programma di eventi, orchestrato congiuntamente dalla Provincia autonoma di Trento, dal Consiglio della Provincia e dal Consiglio delle autonomie locali, ambisce a coinvolgere la cittadinanza in un percorso di conoscenza e partecipazione, articolandosi in tre momenti distinti.
L’apertura, fissata per le 15:30 a Palazzo Trentini, è affidata alla mostra “Alcide De Gasperi.
Album Trentino”, un viaggio visivo attraverso l’uomo e il politico, capace di illuminare il contesto storico e politico che ha portato alla nascita dell’Autonomia.
A seguire, la cerimonia istituzionale, che si terrà nella suggestiva Sala Depero, rappresenterà il cuore della celebrazione, vedendo la partecipazione di figure chiave come Claudio Soini, Michele Cereghini e Maurizio Fugatti.
La relazione di Giuseppe Ferrandi, intitolata “L’Autonomia rivendicata: 1945-1946”, approfondirà le motivazioni che spinsero le comunità locali a perseguire l’autonomia, svelandone le dinamiche complesse e le resistenze superate.
L’analisi si soffermerà sulle rivendicazioni avanzate, le negoziazioni condotte e le aspettative che animavano le popolazioni in un momento storico di profondo cambiamento.
La giornata si concluderà con un concerto di musica sinfonica, proposto dall’Orchestra del Conservatorio F.
A.
Bonporti, un omaggio alla ricchezza culturale del territorio e un simbolo di armonia e condivisione.
L’evento, aperto a tutti e ad accesso gratuito, sottolinea l’impegno delle istituzioni a rendere l’Autonomia un patrimonio accessibile a tutti i cittadini, un faro di ispirazione per altre realtà territoriali che aspirano a costruire un futuro basato sul dialogo, il rispetto e la valorizzazione delle diversità.
L’eredità di De Gasperi e Gruber, a settantotto anni di distanza, continua a illuminare il cammino verso un’Europa più coesa e inclusiva.