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venerdì 7 Novembre 2025

Allarme in Alto Adige: l’estrema destra avanza, l’Anpi chiede azioni.

L’attuale scenario politico provinciale desta profonda preoccupazione, sollevando interrogativi fondamentali sulla responsabilità delle forze governative di fronte all’emergere e al rafforzamento di movimenti politici di estrema destra.

L’Anpi Alto Adige/Südtirol esprime una seria allarme per la legittimazione, spesso tacita, di ideologie che si contrappongono in modo diretto e inequivocabile ai valori fondanti della nostra Costituzione e dell’autodeterminazione della comunità.

Non si tratta di una semplice questione di propaganda o di espressione del dissenso.

L’Anpi osserva con allarme come organizzazioni come Casapound, il cui retaggio ideologico necessita di una rigorosa analisi critica, e figure come Martin Sellner, abbiano trovato un terreno fertile per diffondere messaggi intrisi di intolleranza e negazione dei diritti.

Particolarmente inquietante è l’evoluzione e il posizionamento dell’AfD, riconosciuta dal Bundesamt für Verfassungsschutz come un’entità di estrema destra potenzialmente destabilizzante per l’ordine democratico.
Questa qualificazione, proveniente da un’autorità tedesca competente, non può essere ignorata né sminuita.
L’Anpi non si limita a denunciare la presenza di queste realtà, ma sottolinea la gravità della loro influenza sulle istituzioni e sulla convivenza civile.

La persistenza di queste dinamiche mina la coesione sociale, alimenta la polarizzazione e rischia di erodere i principi di uguaglianza, rispetto e inclusione che devono caratterizzare una società democratica.

I rituali commemorativi e le dichiarazioni di adesione ai valori democratici appaiono insufficienti, se non accompagnati da un impegno costante e concreto nella prevenzione e nel contrasto a tali derive.

La coerenza tra parole e azioni rappresenta la pietra angolare di una politica responsabile e volta alla tutela della democrazia.

È necessario un approccio proattivo che coinvolga istituzioni, forze dell’ordine, scuole e società civile nel promuovere una cultura della legalità, dell’educazione civica e della tolleranza, per contrastare efficacemente la diffusione di ideologie pericolose e proteggere i principi fondamentali della nostra Costituzione e dell’autonomia della nostra terra.

Il silenzio e l’inerzia, in questo contesto, rappresentano una forma di complicità inaccettabile.

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