Un episodio che testimonia la persistenza di comportamenti irresponsabili e la pericolosa sottovalutazione delle normative stradali ha coinvolto la Polizia Stradale di Bolzano, trasformando un intervento di soccorso ordinario in un’indagine complessa con pesanti implicazioni legali.
La scena si è consumata sulla superstrada Mebo, in prossimità dell’imbocco della galleria di Castel Firmiano, dove un’autovettura Fiat Punto, in avaria a causa della mancanza di carburante, aveva creato una situazione di potenziale pericolo per la fluidità del traffico.
L’identificazione del conducente, un uomo di 75 anni residente in Alto Adige, ha innescato una serie di verifiche che hanno rapidamente rivelato un quadro preoccupante.
L’anziano si è dimostrato privo di patente di guida, un documento che gli era stato revocato undici anni precedentemente dal Commissariato del Governo di Bolzano, in seguito a precedenti infrazioni di gravità tale da giustificare una misura così restrittiva.
Ma le irregolarità non si sono fermate alla mancanza della patente.
Un ulteriore controllo ha accertato che il veicolo stesso era oggetto di un provvedimento di sequestro, una misura che ne imponeva l’immobilizzazione e ne vietava la circolazione.
La presenza di un’auto sequestrata su una strada pubblica, e soprattutto alla guida di un individuo privo di patente, solleva interrogativi significativi in merito al controllo e all’efficacia delle misure di prevenzione.
Le indagini successive hanno rivelato una storia di reiterati comportamenti illeciti.
Il conducente era infatti già stato sanzionato per guida senza patente in tre occasioni nel corso del 2024 e in altre due nel 2025, configurando una situazione di recidività che aggrava notevolmente la gravità delle sue azioni.
La reiterazione di tali violazioni suggerisce una consapevole e persistente trasgressione delle norme che regolano la circolazione stradale, mettendo a rischio non solo la sua incolumità, ma anche quella di altri utenti della strada.
Di fronte a questo quadro, gli agenti hanno proceduto con la denuncia del conducente alla Procura della Repubblica, accusato del reato di guida reiterata senza patente, un’infrazione punibile con la reclusione fino a un anno.
L’episodio si conclude con la confisca definitiva del veicolo, un provvedimento che mira a privare permanentemente l’individuo dalla possibilità di utilizzare mezzi di trasporto per commettere ulteriori reati, e con una sanzione amministrativa pecuniaria di 1.
984 euro, a testimonianza della serietà delle violazioni commesse.
L’accaduto rappresenta un campanello d’allarme sulla necessità di rafforzare i controlli e di sensibilizzare l’intera comunità sull’importanza del rispetto delle norme del Codice della Strada, per garantire la sicurezza di tutti.