Il progetto “Arcipelago Educativo”, promosso da Save the Children e Fondazione Agnelli, emerge come un’iniziativa pilota di cruciale importanza per il panorama educativo italiano, offrendo una risposta concreta alla sfida della dispersione di apprendimento, un fenomeno amplificato dalle recenti interruzioni scolastiche dovute alla pandemia.
La pubblicazione del rapporto “Starting the School Year on the Right Foot” sulla rivista *Educational Researcher*, frutto del lavoro dei ricercatori di Fbk-Irvapp, segna un punto di svolta: per la prima volta, l’efficacia di programmi estivi di recupero didattico viene analizzata rigorosamente con metodologia scientifica in un contesto italiano, tradizionalmente meno esplorato rispetto alle esperienze di paesi anglosassoni e nordici.
L’indagine, focalizzata sull’edizione estiva del 2022, ha coinvolto oltre mille alunni in dieci città italiane (Ancona, Aprilia, Bari, Marghera, Milano, Napoli, Palermo, Rosarno, Torino), fornendo dati quantitativi e qualitativi significativi.
Il progetto “Arcipelago Educativo” non si è limitato a un mero recupero di lacune, ma ha operato su più livelli, strutturando un’offerta formativa integrata che stimola la crescita cognitiva e sociale dei bambini.
L’attività didattica, distribuita in 88 ore complessive e arricchita da uscite didattiche, si è basata su metodologie attive, come l’apprendimento cooperativo, l’educazione tra pari e l’apprendimento all’aperto, promuovendo la responsabilizzazione e l’autonomia dei ragazzi.
Elemento distintivo è stato anche l’introduzione di un percorso di tutoraggio personalizzato, con sessioni individuali o in piccoli gruppi di massimo tre bambini, mirato a consolidare le competenze di base e a rispondere a esigenze specifiche.
I risultati, comparati con un gruppo di controllo, rivelano un impatto positivo e differenziato: gli alunni che hanno partecipato al programma hanno mostrato progressi significativamente superiori, con un miglioramento del 7% in italiano e del 4% in matematica rispetto ai coetanei non coinvolti.
Questo effetto, apparentemente semplice, si spiega attraverso due dinamiche contrapposte.
Da un lato, il gruppo di controllo ha subito una fisiologica regressione delle competenze durante i mesi estivi, particolarmente evidente in matematica, un’area spesso vulnerabile alla perdita di esercizio.
Dall’altro, i partecipanti al progetto hanno registrato un effettivo guadagno di apprendimento, soprattutto in italiano, grazie a un ambiente stimolante e a un approccio didattico innovativo.
L’importanza di questa ricerca risiede non solo nella quantificazione dell’efficacia di un programma specifico, ma anche nella sua capacità di fornire indicazioni preziose per lo sviluppo di politiche educative mirate.
“Arcipelago Educativo” si configura come un modello replicabile e adattabile, in grado di contribuire a ridurre le disuguaglianze educative e a garantire a tutti i bambini l’opportunità di raggiungere il proprio potenziale.
La ricerca sottolinea come interventi estivi strutturati, che integrino recupero didattico, socializzazione e attività all’aperto, possano rappresentare un investimento strategico per il futuro del sistema scolastico italiano.