lunedì 8 Settembre 2025
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Trento

Arrampicatrice precipita in Brenta: Salvataggio in elicottero

Nel cuore delle Dolomiti di Brenta, un drammatico episodio ha richiesto l’intervento tempestivo dei soccorsi alpini e dell’elisoccorso.

Una giovane arrampicatrice, ventotto anni, si è trovata a fronteggiare un evento inatteso durante la progressione della via Alimonta-Vidi, una impegnativa falesia situata sul Castelletto Inferiore, nei pressi del rifugio Tuckett.

L’incidente, avvenuto intorno alle ore quattordici, ha visto la giovane perdere l’appiglio e precipitare per una quindicina di metri, una caduta che ha reso necessario un rapido intervento di soccorso.

La chiamata al 112, il numero unico per le emergenze, è pervenuta inaspettatamente, segnalando una situazione di urgenza che ha attivato immediatamente la catena di risposta.
La Centrale Unica di Emergenza, valutando la gravità della situazione, ha richiesto con priorità l’intervento dell’elicottero del servizio sanitario regionale, parallelamente all’attivazione della squadra di soccorso alpino e speleologico Trentino.
Due esperti operatori della Stazione Madonna di Campiglio si sono resi disponibili per la manovra di supporto a terra, mentre un altro soccorritore, in contemporanea tecnico di elisoccorso, si posizionava strategicamente al Rifugio Tuckett, punto di partenza logistico ideale per l’operazione.

L’elicottero, dopo aver imbarcato quest’ultimo, ha proceduto con la discesa, calando con precisione un team composto da tecnici di elisoccorso e personale sanitario specializzato.

La manovra, eseguita con la massima cautela, ha permesso di raggiungere una sosta intermedia, il quarto tiro della via, dove l’arrampicatrice ferita è stata recuperata e stabilizzata.

Contemporaneamente, il secondo tecnico di elisoccorso ha provveduto a riportare in sicurezza il compagno di cordata alla base della parete, consentendogli di rientrare a valle autonomamente.
L’intera operazione, frutto di una coordinazione impeccabile tra i diversi attori del soccorso, ha permesso di trasportare la giovane arrampicatrice all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove le è stata garantita la cura necessaria.
L’episodio solleva, ancora una volta, l’importanza della preparazione, dell’attrezzatura adeguata e della consapevolezza dei rischi intrinseci all’arrampicata in montagna, un’attività che richiede rispetto, prudenza e una costante attenzione all’ambiente circostante.

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