Nel contesto dell’intensificazione dei controlli a seguito dell’afflusso di visitatori per i Mercatini di Natale, un’operazione congiunta tra Polizia di Stato e Guardia di Finanza ha portato all’arresto di un cittadino tunisino, ventenne e privo di permesso di soggiorno, all’esito di un mirato servizio antidroga nel cuore del centro storico.
L’azione, nata da un sospetto comportamento rilevato in prossimità di Piazza Verdi, ha messo in luce una rete di attività illecite che si sviluppava in un ambito urbano particolarmente vulnerabile, attratto dalla concentrazione di persone e dal conseguente potenziale di guadagno.
L’intervento della K9 Unit della Guardia di Finanza, con la sua capacità di percepire anomalie olfattive impercettibili all’occhio umano, si è rivelato determinante nell’individuazione del soggetto.
La fuga disperata del giovane, tentata in direzione di Via Cappuccini, non ha impedito il suo rapido blocco da parte della Squadra Volante, evidenziando la prontezza e la coordinazione delle forze dell’ordine.
La perquisizione personale ha condotto al rinvenimento di un ingente quantitativo di stupefacenti, suddiviso in diversi nascondigli ingegnosi.
Oltre a un considerevole quantitativo di hashish, pari a 18 grammi, e quattro compresse ansiolitiche, l’operazione ha permesso di recuperare, all’interno dei calzini del soggetto, tre involucri contenenti circa 5 grammi di cocaina, suggerendo una preparazione meticolosa per la successiva cessione.
L’arresto, tuttavia, non si è limitato alla sola droga.
Il sequestro di una lama, presumibilmente utilizzata per preparare dosi di stupefacente e potenzialmente idonea a ledere persone, ha sollevato interrogativi sulla pericolosità del soggetto e sull’ambiente che lo circonda.
Parallelamente, la somma di 455 euro rinvenuta in suo possesso, considerata provento dell’attività illecita, fornisce un indizio quantitativo del giro di denaro che alimentava il traffico di droga.
Il profilo del giovane, cittadino tunisino irregolare sul territorio nazionale e con precedenti penali a suo carico, sottolinea la complessità della sfida posta dalla criminalità transnazionale e dalla gestione dei flussi migratori.
L’episodio rappresenta un monito per le autorità competenti, evidenziando la necessità di una vigilanza costante e di strategie mirate per contrastare efficacemente il fenomeno dello spaccio di droga e la sua capacità di minare la sicurezza urbana, soprattutto in contesti di forte affluenza turistica.
L’attività si inserisce in un più ampio disegno di prevenzione e repressione della criminalità organizzata, volto a tutelare la legalità e a garantire la sicurezza dei cittadini.







