Il progetto dell’ascensore panoramico inclinato, un’opera di ingegneria civica e di innovativa mobilità urbana che collegherà il cuore di Trento con la zona universitaria e il futuro parcheggio scambiatore di Mesiano, sta procedendo a pieno regime.
Con un investimento complessivo che supera i sei milioni di euro, la realizzazione, affidata al raggruppamento temporaneo di imprese Leitner-Misconel, mira a ridefinire la connettività tra le diverse aree della città e a promuovere una mobilità più sostenibile.
Le opere strutturali, che includono la stazione di monte e la prima sezione della linea di corsa in acciaio, sono state completate, gettando le basi per le successive fasi del progetto.
L’autunno vedrà il proseguimento della posa della via di corsa e la costruzione della stazione di Viale Bolognini, mentre la primavera 2026 è prevista per l’installazione della cabina passeggeri e l’avvio delle prove di collaudo, con l’obiettivo di inaugurare l’ascensore entro la fine dell’estate dello stesso anno.
L’iniziativa, nata dall’esigenza espressa dagli studenti universitari, trascende la mera funzione di collegamento tra il centro storico e la facoltà di Ingegneria.
Come sottolineato dal sindaco Franco Ianeselli, l’ascensore si configura come un elemento chiave di un piano più ampio per la riqualificazione urbana e la promozione di una mobilità dolce.
L’integrazione con il futuro parcheggio scambiatore, situato in prossimità del Dipartimento di Ingegneria, rappresenta un ulteriore tassello in questa visione di sostenibilità, favorendo la riduzione del traffico veicolare e incentivando l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi.
L’assessora ai Lavori pubblici, Gianna Frizzera, ha evidenziato come l’ascensore contribuirà a decongestionare via Venezia e alleggerire la pressione sulla linea 5 dell’autobus urbano, migliorando la qualità della vita dei cittadini e riducendo l’impatto ambientale.
L’assessore Michele Brugnara ha inoltre sottolineato l’intenzione di integrare l’infrastruttura con la rete ciclabile esistente, collegando le piste di via Grazioli e Viale Bolognini.
In una prospettiva turistica, si sta valutando la possibilità di estendere questo collegamento fino alla ciclabile della Valsugana, aprendo nuove opportunità per la fruizione del territorio e promuovendo un turismo sostenibile e a impatto zero.
L’ascensore, quindi, si propone come un elemento di connettività non solo verticale, ma anche orizzontale, integrando diversi sistemi di mobilità e contribuendo a creare una città più accessibile, vivibile e rispettosa dell’ambiente.