Il dibattito sull’uso dei dispositivi digitali nelle scuole bolzanine assume contorni inediti grazie alla posizione del Forum Prevenzione, che si discosta nettamente da un approccio basato su divieti assoluti.
Manuel Oberkalmsteiner, responsabile dell’area digitale del centro di consulenza, evidenzia come la semplice proibizione degli smartphone non risolva le problematiche sottostanti, ma rischia di generare inefficacia e alienazione.
La vera sfida, secondo il Forum, risiede nella promozione di una “alfabetizzazione digitale” diffusa e critica, costruita su tre pilastri fondamentali.
Il primo pilastro è la definizione di “protocolli d’uso” chiari e trasparenti all’interno dell’ambiente scolastico.
Non si tratta di un elenco rigido di regole, ma di un quadro concettuale che guidi studenti, insegnanti e personale scolastico nell’utilizzo consapevole dei dispositivi, tenendo conto delle specifiche esigenze pedagogiche e relazionali.
Questo approccio implica un processo di co-costruzione, in cui la comunità scolastica, con il supporto di esperti esterni, definisce i confini e le opportunità dell’uso digitale.
Il secondo pilastro si concentra sullo sviluppo delle competenze digitali degli studenti.
Ben al di là della semplice capacità di utilizzare un dispositivo, si tratta di promuovere un pensiero critico e autonomo, in grado di valutare i contenuti online, riconoscere le fake news, proteggere la propria identità digitale e sviluppare relazioni sane e costruttive nel mondo virtuale.
Questo implica non solo l’insegnamento di strumenti e tecniche, ma anche la discussione di temi etici e sociali legati all’utilizzo delle tecnologie.
Infine, il Forum Prevenzione sottolinea l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo tra adulti e giovani, riconoscendo la centralità delle preoccupazioni e delle domande che emergono dall’esperienza online dei ragazzi.
Gli adulti, in questo contesto, non devono atteggiarsi a giudici o censori, ma piuttosto a guide e ascoltatori attenti, capaci di comprendere le dinamiche del mondo digitale e di offrire supporto e orientamento.
L’iniziativa “Patentino per lo smartphone”, un percorso formativo che ha riscosso un notevole successo nelle scuole medie di lingua tedesca, incarna questo approccio innovativo.
Il “patentino” non è una concessione formale, ma un attestato di acquisizione di competenze cruciali, che include la promozione di un equilibrio sano tra vita online e offline e la consapevolezza dei rischi legati alla sicurezza in rete.
L’estensione del progetto alle scuole di lingua italiana, prevista per la primavera del 2026, testimonia l’impegno a diffondere questa visione educativa.
Nicole Bamhackl, collaboratrice del progetto, riassume efficacemente la filosofia del Forum: i divieti non sono la soluzione, ma l’educazione e la formazione digitale.
Questo impegno, sostenuto dalla Direzione provinciale delle scuole, dalla Direzione Istruzione e Formazione italiana, dal Comitato provinciale della comunicazione e dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, rappresenta un investimento nel futuro delle giovani generazioni, fornendo loro gli strumenti necessari per navigare in un mondo digitale in continua evoluzione.