Nella solenne cornice della chiesa di San Domenico a Bolzano, si è rinnovata la celebrazione della Virgo Fidelis, figura protettrice dell’Arma dei Carabinieri, un momento di profonda riflessione intriso di fede, memoria e impegno civile.
L’occasione ha coinciso con la tradizionale Giornata dell’Orfano, una toccante testimonianza di solidarietà e ricordo rivolta alle famiglie che hanno subito la dolorosa perdita di un loro caro, un membro dell’Arma, al servizio del Paese.
La cerimonia ha rappresentato un atto di riconoscimento verso coloro che hanno pagato il prezzo più alto per la sicurezza e l’ordine pubblico, un tributo che si è concretizzato anche attraverso la consegna della Targa d’Argento alla giovane Giulia Celegato.
Questo gesto simbolico, impartito dal Generale Stefano Paolucci, ha voluto esprimere la vicinanza dell’Istituzione e offrire un segnale di incoraggiamento a quei giovani che si trovano ad affrontare il lutto, spesso amplificato dalla precarietà e dall’incertezza che accompagnano la perdita di un genitore o di un congiunto in servizio.
La sacra Messa, officiata con commovente partecipazione dal Vescovo di Bolzano-Bressanone, Monsignor Ivo Muser, e concelebrata dal cappellano della Legione Carabinieri Trentino Alto Adige, Don Gianmarco Masiero, ha permeato l’atmosfera di spiritualità e speranza.
Le parole del Vescovo hanno ripercorso il significato storico e spirituale della Virgo Fidelis, enfatizzando il ruolo della fede come fonte di conforto e resilienza di fronte alle avversità.
Al termine della funzione religiosa, il Comandante della Legione Carabinieri, Generale Stefano Paolucci, ha pronunciato un discorso che ha approfondito il significato intrinseco di queste ricorrenze.
Ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria dei caduti, non solo come un dovere istituzionale, ma come un imperativo morale per custodire i valori di dedizione, sacrificio e coraggio che animano l’Arma dei Carabinieri.
Il Generale ha inoltre ribadito l’impegno costante dell’Istituzione nel fornire un supporto concreto e una presenza sentita alle famiglie che si trovano a confrontarsi con il dolore del lutto, garantendo loro assistenza, accompagnamento e opportunità di crescita.
È stato espressamente richiamato il ruolo cruciale dell’assistenza psicologica e dei programmi di reinserimento sociale, volti a mitigare le conseguenze del lutto e a promuovere il benessere dei giovani orfani.
La celebrazione si è conclusa con un sentito applauso e con la consapevolezza che il legame tra l’Arma dei Carabinieri e le famiglie dei suoi caduti rappresenta un patrimonio di umanità e di valori che va preservato e tramandato alle future generazioni.









