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martedì 11 Novembre 2025

Brescia, atto intimidatorio al Questore: tensione e contestazione

Un atto intimidatorio, un segnale di crescente tensione, si è manifestato a Brescia con la comparsa di una scritta offensiva rivolta al Questore Paolo Sartori su una parete esterna del parco La Rosa Blu, in via Milano.

L’atto, accompagnato dal simbolo anarchico, non è un semplice vandalismo, ma un tentativo di minare l’autorità e l’operato di chi rappresenta lo Stato nel territorio.
L’evento si colloca in un contesto di crescente attrito tra le forze dell’ordine e alcune frange dell’antagonismo bresciano, esacerbato dalle recenti iniziative del Questore per garantire sicurezza e legalità, provvedimenti che, evidentemente, hanno colpito nel segno, suscitando reazioni ostili.
La commemorazione tenutasi poche ore prima, al cimitero monumentale Vantiniano alla presenza delle forze dell’ordine, potrebbe aver fornito un’occasione, o un pretesto, per questo gesto di aperta provocazione.
La Sindaca di Brescia, Laura Castelletti, ha espresso la sua ferma condanna, definendo l’episodio “inaccettabile”, sottolineando la necessità di tutelare figure istituzionali che lavorano per il bene comune.
La reazione del partito Fratelli d’Italia, attraverso il coordinatore provinciale Diego Zarneri, è stata altrettanto decisa: l’atto è stato denunciato come un “attacco diretto” a chi con “fermezza e senso dello Stato” si impegna a ristabilire l’ordine e la sicurezza nelle aree più problematiche della provincia.
Non si tratta di una semplice bravata, ma di un tentativo di intimidazione nei confronti di chi esercita l’autorità e applica la legge.
La senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, NM, ha voluto manifestare il proprio sostegno al Questore, evidenziando come l’atto non dovrà incrinare la sua determinazione e il suo impegno nel garantire la sicurezza dei cittadini.

Questo episodio, al di là della sua immediatezza e della reazione che ha suscitato, solleva interrogativi più ampi.
Riflette una profonda spaccatura sociale, un clima di crescente polarizzazione e un dissenso che si traduce in forme di protesta sempre più aggressive.
È un campanello d’allarme che richiede un’analisi accurata delle dinamiche sociali e politiche in atto, e un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni per favorire il dialogo, la legalità e la coesione sociale.
Le indagini della Digos e della Scientifica sono in corso per identificare i responsabili e accertare il contesto in cui si è consumato questo atto, che rappresenta una sfida aperta alla legalità e alla convivenza civile.

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