sabato 20 Settembre 2025
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Campeggio selvaggio in Dolomiti: Selva di Val Gardena dice no

La serenità paesaggistica e la fruibilità sostenibile delle Dolomiti, gioiello del patrimonio UNESCO, si confrontano con una sfida crescente: il fenomeno del campeggio selvaggio.
Il Comune di Selva di Val Gardena ha introdotto un’ordinanza volta a regolamentare, e in larga misura a contrastare, la pratica del pernottamento in camper in aree pubbliche, una decisione che apre un dibattito più ampio sulla gestione del turismo e la salvaguardia dell’ambiente montano.

L’ordinanza, seppur localizzata, si configura come un segnale forte in un contesto in cui il crescente afflusso di camper, attratti dalla bellezza ineguagliabile delle Dolomiti, sta mettendo a dura prova l’equilibrio territoriale.
La pratica del campeggio abusivo, spesso associata all’abbandono di rifiuti e alla mancata osservanza delle normative locali, incide negativamente sulla pulizia dell’ambiente, sulla sicurezza e sull’immagine stessa del territorio.
L’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti (Hgv), da tempo voce critica nei confronti di questa problematica, accoglie con favore l’iniziativa di Selva di Val Gardena.
L’Hgv, consapevole della complessa interazione tra turismo, economia locale e tutela ambientale, aveva già avviato un percorso di dialogo con il Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano, elaborando proposte mirate a contenere il fenomeno del campeggio non autorizzato.

Tuttavia, la mancanza di un approccio coordinato a livello provinciale ha finora rallentato l’adozione di misure più incisive.

Il direttore dell’Hgv, Raffael Mooswalder, esprime la speranza che l’ordinanza di Selva possa fungere da modello per altri comuni, incentivando un’azione più uniforme e incisiva nella gestione del fenomeno.
Il fulcro del problema non risiede solamente nella rimozione dei rifiuti, che rappresenta un onere economico per le amministrazioni locali, ma anche nell’impatto sulla biodiversità, nel disturbo della fauna selvatica e nella compromissione dell’esperienza di fruizione del paesaggio per tutti i visitatori.
L’Hgv ribadisce la propria disponibilità a collaborare attivamente con i comuni interessati, fornendo supporto tecnico e proposte concrete per la creazione di aree di sosta attrezzate e la promozione di un turismo più responsabile e sostenibile.

La sfida cruciale, pertanto, non è solo quella di reprimere un comportamento scorretto, ma di promuovere una cultura del rispetto per l’ambiente e del valore del patrimonio naturale e culturale delle Dolomiti, garantendo al contempo un’offerta turistica diversificata e di alta qualità.

Il futuro del turismo montano dipende dalla capacità di conciliare sviluppo economico e tutela ambientale, in un equilibrio delicato e imprescindibile.

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