lunedì 1 Settembre 2025
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Trento

Castel Dante riapre: un sacrario per la memoria della Grande Guerra

Il Sacrario Militare di Castel Dante, cuore pulsante della memoria della Grande Guerra a Rovereto, si erge nuovamente a testimonianza silenziosa e potente.

Dopo un periodo di accurati interventi di restauro, che hanno mirato a preservarne l’integrità strutturale e il significato intrinseco, il monumento sarà ufficialmente riaperto al pubblico sabato 6 settembre, in un evento solenne organizzato dal Ministero della Difesa e dal Comando Truppe Alpine di Bolzano, con il prezioso contributo dell’amministrazione comunale roveretana.
La cerimonia inaugurale, aperta a tutta la cittadinanza, si svolgerà nell’arco della mattinata, con un programma che celebra la storia e il valore del luogo.
Precisamente alle 9:45, un picchetto d’onore darà il via alle celebrazioni, seguito, alle 10:30, alla tradizionale resa degli onori rivolti alle autorità presenti, culminando con il taglio del nastro simbolico e la commovente deposizione di una corona d’alloro in segno di eterna riconoscenza ai caduti.
A seguire, una santa messa solenne offrirà un momento di riflessione spirituale e di preghiera per le vittime del conflitto.

La Fanfara dell’Arma dei Carabinieri, con le sue note evocative, chiuderà la mattinata, arricchendo l’atmosfera con un tocco di orgoglio nazionale.

Il Sacrario di Castel Dante custodisce le spoglie di oltre ventimila militari, caduti durante le sanguinose battaglie combattute sul fronte alpino.
La sua riapertura non è quindi un mero atto di restaurazione architettonica, ma un gesto di profonda importanza culturale e sociale.

Il monumento si configura come un pilastro fondamentale dell’identità di Rovereto, una città che ha saputo trasformare il proprio passato bellico in un messaggio universale di pace.
Assieme alla Campana dei Caduti, che con il suo rintocco solenne invita alla riflessione, e al Museo storico della Guerra, che documenta le vicende del primo conflitto mondiale, il Sacrario di Castel Dante costituisce un triplice monito: un impegno concreto per la condanna della violenza, un’esortazione alla ricerca della riconciliazione e un’affermazione del diritto alla vita e alla dignità umana.

Il complesso restauro conservativo è stato realizzato dal Ministero della Difesa, attraverso l’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa, in stretta collaborazione con la Soprintendenza dei beni culturali della Provincia Autonoma di Trento, che ha curato la supervisione tecnica e la garanzia del rispetto delle normative vigenti in materia di tutela del patrimonio culturale.
L’intervento ha mirato a consolidare le strutture, a ripristinare gli elementi decorativi originali e a preservare l’autenticità del monumento, nel rispetto delle tecniche e dei materiali impiegati in epoca storica.
La riapertura del Sacrario rappresenta un’occasione preziosa per riscoprire la storia, per onorare la memoria e per rinnovare l’impegno per un futuro di pace e di prosperità.

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