sabato 16 Agosto 2025
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Trento

Cima Falkner chiusa: instabilità rocciosa e misure di sicurezza

La vetta della Cima Falkner, iconica sentinella del Gruppo Brenta, si erge ora avvolta in un velo di precauzione, con l’imposizione di una chiusura totale di tutte le vie alpinistiche e i sentieri circostanti.

Questa decisione, imposta dall’Autorità provinciale di Trento, si fa eco a una serie di eventi geologici che hanno manifestato una pericolosa instabilità rocciosa, colpendo entrambi i versanti montuosi.
I crolli, di entità variabile, hanno messo a repentaglio la sicurezza di escursionisti e alpini, rendendo impraticabili percorsi di storica frequentazione come il Benini (tratto n.

305) e i sentieri contrassegnati con i numeri 315, 316 e 331.
La decisione non è stata presa a cuor leggero.
Un tavolo tecnico di alto livello, convocato dal Dipartimento provinciale competente per la Protezione Civile, le risorse forestali e la fauna, ha riunito le competenze più disparate: i Servizi Geologico, Antincendi e Protezione Civile, Prevenzione Rischi e Cue, i rappresentanti dei Comuni di Tre Ville e Ville d’Anaunia, la Società Alpinisti Tridentini (SAT), il Soccorso alpino e speleologico trentino e la Federazione dei Vigili del Fuoco Volontari.
Questo sinergico approccio ha permesso di valutare la situazione in modo olistico, considerando non solo l’immediato pericolo ma anche le potenziali evoluzioni future.
L’evacuazione degli escursionisti presenti in loco è stata condotta con la massima celerità e professionalità, garantendo la loro incolumità e fornendo informazioni dettagliate presso il rifugio Stoppani al Grostè e alla stazione a monte della seggiovia del Grostè.

La Provincia autonoma di Trento, attraverso un comunicato ufficiale, sottolinea l’importanza di una sorveglianza costante dell’area, che sarà affidata al Servizio Geologico e al Nucleo Droni del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Trento.
L’impiego di droni, in particolare, permetterà un monitoraggio aereo di elevata precisione, in grado di rilevare anche piccole variazioni e potenziali segnali di pericolo.
Questa chiusura temporanea non è solo una misura di sicurezza, ma anche un’occasione per approfondire la comprensione dei processi geologici che regolano l’evoluzione del Gruppo Brenta.
L’instabilità rocciosa, infatti, è spesso il risultato di complesse interazioni tra fattori climatici, tettonici e idrogeologici.

I dati raccolti durante il periodo di monitoraggio potranno essere utilizzati per sviluppare modelli previsionali più accurati e per pianificare interventi mirati alla mitigazione del rischio.

La Cima Falkner, custode silenziosa di un territorio fragile e affascinante, continuerà a osservare, mentre la scienza cerca di svelare i suoi segreti e di garantire la sicurezza di chi la ammira.

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