La comunità della Valle di Non, in Trentino, è in stato di apprensione per la scomparsa di don Flavio Paoli, un sacerdote di 68 anni profondamente radicato nel tessuto sociale locale.
Il religioso, residente a Nanno, è sparito da lunedì, allontanandosi per una commissione che non ha mai concluso, lasciando un vuoto di notizie che alimenta crescente preoccupazione.
L’emergenza è scattata quando, dopo l’orario previsto per il suo rientro, le autorità sono state allertate.
Immediatamente è stata attivata una complessa operazione di ricerca che coinvolge squadre di soccorso specializzate, unità cinofile e volontari della protezione civile.
Le operazioni, riprese all’alba dopo una prima fase serale, si concentrano in un’ampia area geografica, estesa per circa due chilometri e comprendente le frazioni di Nanno, Dermulo, Taio e Tassullo.
Il territorio da setacciare è particolarmente impegnativo: un mosaico di boschi secolari, ampie distese di prati alpini, campagne coltivate e corsi d’acqua tortuosi, tipici del paesaggio montano trentino.
Le squadre stanno esaminando ogni possibile rifugio, ogni anfratto, ogni sentiero, con la speranza di trovare anche il minimo indizio sulla sua sorte.
Un elemento cruciale nella conduzione delle ricerche è stato il segnale del cellulare del sacerdote.
La sua localizzazione, sebbene approssimativa, ha permesso di restringere il campo d’azione, focalizzando gli sforzi in un’area ritenuta più probabile per la sua presenza.
Tuttavia, la batteria del dispositivo si è esaurita successivamente, interrompendo la possibilità di ulteriori comunicazioni e complicando le operazioni di tracciamento.
Le ultime conversazioni telefoniche con don Flavio, avvenute intorno alle ore 20:30 di lunedì, offrono un quadro parziale della situazione, ma non rivelano la sua posizione precisa.
Le sue risposte, seppur vaghe, suggeriscono uno stato di smarrimento o, potenzialmente, un problema di salute improvviso.
La scomparsa del religioso ha colpito profondamente la comunità locale, che lo conosce e lo stima per il suo impegno pastorale e la sua dedizione al prossimo.
L’augurio di tutti è che le ricerche portino presto a un esito positivo, restituendo don Flavio alla sua comunità e ai suoi cari.
L’operazione è resa particolarmente delicata dall’età del religioso e dalle incertezze sulle condizioni di salute.