L’incremento dell’utilizzo di biciclette elettriche a Bolzano ha portato la Polizia Municipale a intensificare i controlli, rivelando un fenomeno preoccupante: la diffusione di mezzi “non conformi” che, pur rientrando formalmente nella categoria delle e-bike, presentano modifiche sostanziali che ne alterano le caratteristiche e i limiti di legge. A seguito di un’indagine approfondita, in risposta ad un aumento degli incidenti stradali che hanno coinvolto questi veicoli, sono stati sequestrati 15 mezzi e contestato sanzioni amministrative per un valore complessivo che supera i 50.000 euro.Le irregolarità riscontrate non si limitano a semplici vizi di fabbricazione, ma riguardano manomissioni che trasformano le e-bike in veri e propri ciclomotori. Questi interventi, spesso effettuati dai proprietari stessi o da officine non autorizzate, consentono di bypassare i limiti di velocità imposti dalla legge (generalmente 25 km/h) e, in alcuni casi, permettono la propulsione del veicolo anche in assenza di sforzo pedalato da parte del conducente. Questo significa che il mezzo può raggiungere velocità molto più elevate, potenzialmente pericolose per l’utente e per la sicurezza degli altri utenti della strada.Per confermare queste osservazioni sul campo, la Polizia Municipale ha collaborato con la Motorizzazione provinciale, sottoponendo i veicoli a scrupolosi accertamenti tecnici. I risultati hanno evidenziato come, attraverso modifiche a livello di centralina, motore e batteria, i mezzi abbiano superato i parametri di conformità, configurandosi di fatto come ciclomotori a tutti gli effetti. La mancata osservanza della normativa in materia di circolazione stradale comporta, oltre alle sanzioni pecuniarie, il sequestro del veicolo e l’obbligo di procedere a una revisione completa per ripristinare la conformità tecnica.Le violazioni contestate riguardano non solo l’alterazione delle caratteristiche tecniche, ma anche la mancata osservanza delle regole di base in materia di circolazione: guida senza casco, assenza della patente di guida (necessaria per i ciclomotori), mancanza della targa identificativa e dei documenti di circolazione. L’obiettivo primario delle autorità è quello di garantire la sicurezza stradale e di sensibilizzare gli utenti sull’importanza di rispettare le normative, prevenendo incidenti e tutelando la collettività. Si rende necessario un dibattito più ampio sulla regolamentazione delle e-bike e sulla necessità di un controllo più rigoroso dei laboratori di modifica e riparazione, al fine di contrastare un fenomeno che sta mettendo a rischio l’incolumità pubblica.
E-bike illegali a Bolzano: sequestri e multe per oltre 50.000€
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