La gestione della criticità idrica che affligge il Lago Artificiale di Zoccolo richiede interventi urgenti e mirati, programmati per domani. La gravità della situazione, derivante da una significativa e inattesa fuoriuscita d’acqua attraverso un cunicolo, impone un approccio multidisciplinare e una costante vigilanza.Un tavolo di coordinamento tecnico, composto da ingegneri di Alperia (società responsabile della gestione dell’impianto), rappresentanti dei Comuni di Ultimo, San Pancrazio e Lana, comandanti delle squadre di vigili del fuoco volontari e delegati dell’Associazione dei Vigili del Fuoco del Burgraviato, è attivamente impegnato in una stretta collaborazione con l’Agenzia per la Protezione Civile. Questo organismo, operando in un regime di monitoraggio continuo, valuta in tempo reale l’evoluzione del quadro idrogeologico e ne comunica i risultati.L’azione prioritaria per domani si concentrerà sulla rimozione di una massiccia griglia, attualmente l’ostacolo principale per l’accesso alla zona danneggiata. Questa struttura, del peso considerevole di tre tonnellate, impedisce la valutazione diretta del cunicolo e la conseguente pianificazione di interventi mirati. La rimozione sarà eseguita nel rispetto di rigorosi protocolli di sicurezza, al fine di evitare ulteriori rischi o danni.Una volta la griglia rimossa, gli esperti saranno in grado di analizzare in dettaglio l’entità del danno, definendo con precisione le dimensioni e la morfologia del cunicolo. Questa fase diagnostica è cruciale per determinare le metodologie di intervento più appropriate, che potranno includere interventi strutturali, sigillature o altre soluzioni ingegneristiche.In parallelo, un dispositivo di monitoraggio costante sarà attivo lungo il corso del fiume Valsura. Le squadre dei vigili del fuoco, in stato di allerta, avranno il compito di controllare attentamente il deflusso dell’acqua, assicurando la sicurezza delle aree circostanti e informando tempestivamente la popolazione locale in caso di necessità. L’obiettivo primario è garantire la salvaguardia delle persone e la minimizzazione dell’impatto ambientale, in un contesto di emergenza che richiede prontezza, competenza e coordinamento. La complessità della situazione richiede un approccio proattivo e una capacità di adattamento rapida, in grado di rispondere alle variabili che caratterizzano un evento idrogeologico di questa portata.