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Giubileo dei Giovani a Roma: fede, speranza e un seme per il futuro

Il Giubileo dei Giovani a Roma si configura come un crocevia di speranze e interrogativi per una generazione in cerca di senso e di appartenenza.

Un’onda di migliaia di giovani, provenienti da ogni angolo del mondo e dall’Alto Adige in particolare, ha invaso la capitale per una settimana di incontri, riflessioni e condivisioni, un’esperienza che si preannuncia come un’occasione formativa e spirituale di profonda risonanza.
Il gruppo altoatesino, partito il 28 luglio, è accompagnato dal vescovo Ivo Muser, il quale esprime un augurio carico di significato: che i giovani, al rientro nelle proprie realtà, possano interiorizzare il valore delle esperienze vissute, portando con sé la gioia di una fede radicata e la consapevolezza di essere parte integrante di una comunità ecclesiale globale.
L’evento “Tu sei Pietro”, svoltosi in Piazza San Pietro, ha rappresentato un momento culminante di questa settimana dedicata ai giovani.
Un’atmosfera vibrante, animata da musica, canti e testimonianze dirette, ha creato un terreno fertile per l’incontro e il dialogo.
L’intervento, in videomessaggio, del Patriarca di Gerusalemme, Cardinale Pierbattista Pizzaballa, ha aggiunto un elemento di cruciale importanza, proiettando l’attenzione sulle ferite aperte del conflitto israelo-palestinese e sull’urgente necessità di un cammino di pace.

La Professione di Fede, condotta insieme al Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, ha sigillato il significato profondo dell’evento, sottolineando l’importanza della roccia petrina su cui è fondata la Chiesa.
Il fitto programma di incontri ha offerto ai giovani altoatesini, provenienti da diverse parrocchie di Bolzano e del circondario, l’opportunità di confrontarsi con il vescovo Muser, esplorando il significato intrinseco del Giubileo e le aspettative che lo accompagnano.
Michele Dalla Serra, responsabile diocesano della pastorale giovanile, e il parroco di Termeno, Josef Augsten, hanno affiancato il vescovo nell’accompagnare i giovani in questo percorso.

Il vescovo Muser ha descritto un incontro proficuo con i giovani, caratterizzato da una notevole attenzione e curiosità, manifestando la loro volontà di porre domande e confrontarsi su temi complessi.
Ha sottolineato come queste esperienze di comunità, di relazione e dialogo, e di internazionalità, siano fondamentali per la crescita personale e spirituale dei giovani.

L’importanza del ruolo dell’apostolo Pietro, figura archetipica della fede, è stata riaffermata come elemento centrale, richiamando la sua attualità e la sua rilevanza per il cammino della Chiesa nel mondo contemporaneo.
Questo Giubileo si configura dunque non solo come un evento, ma come un seme piantato nel cuore dei giovani, un invito a costruire un futuro di speranza, di pace e di fede autentica.

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