La gestione della crisi relativa al lago di Zoccolo, un bacino artificiale cruciale per l’approvvigionamento idrico e la sicurezza del territorio, è oggetto di un’intensa e continua vigilanza. Una task force multidisciplinare, composta da esperti dell’Agenzia per la Protezione Civile, ingegneri strutturisti di Alperia (società responsabile della gestione dell’impianto), i sindaci dei comuni di Ultimo, San Pancrazio e Lana, i comandi dei vigili del fuoco volontari locali e i rappresentanti dell’Associazione dei Vigili del Fuoco del Burgraviato, si confronta quotidianamente per analizzare l’evoluzione della situazione e coordinare le azioni necessarie.Le prime indicazioni, fornite da Alperia in una comunicazione ufficiale, suggeriscono un rallentamento nel ritmo di abbassamento del livello del lago. Questo dato, sebbene preliminare, è interpretato come un elemento rassicurante, indicando la probabile assenza di ulteriori compromissioni strutturali nell’area danneggiata a seguito del cedimento nella galleria di accesso a una camera di manovra, verificatosi nei giorni precedenti. La stabilità della struttura appare quindi confermata, sebbene continui a richiedere un monitoraggio costante e approfondito.Ad oggi, il livello del lago si è ridotto di 13,5 metri, un dato significativo che impone una gestione oculata delle risorse idriche rimanenti. Il rio Valsura, corso d’acqua fondamentale per il deflusso delle acque, sta operando all’interno delle sue capacità nominali, mantenendo un flusso invariato tra il punto di fuoriuscita e il bacino di San Pancrazio. Anche il tratto del rio Valsura che attraversa il Comune di Lana presenta un regime idrico coerente con le caratteristiche del corso d’acqua. È importante sottolineare che la struttura della diga, elemento cruciale per la sicurezza del bacino, non mostra segni di anomalie o problematiche.Al fine di ottimizzare le operazioni di ispezione e garantire la sicurezza del personale, Alperia prevede di rimuovere una piattaforma sommersa, precedentemente installata ad aprile per attività di routine. Quest’intervento, del tutto indipendente dall’evento di cedimento, richiederà l’impiego di mezzi meccanici come un escavatore e un’autogrù. I materiali provenienti dalla rimozione della piattaforma saranno temporaneamente stoccati in un’area appositamente predisposta prima di essere trasportati fuori dal cantiere mediante autocarri. Questa operazione è parte di un piano più ampio che mira a garantire la massima trasparenza e a ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente circostante, preservando al contempo l’integrità del lago e la sicurezza della comunità. Le successive analisi, che seguiranno la rimozione della piattaforma, forniranno ulteriori dati fondamentali per una valutazione più precisa della situazione e per la pianificazione degli interventi di ripristino.
Lago di Zoccolo: Task force al lavoro, situazione sotto controllo.
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