In un mondo lacerato da conflitti, la vocazione di un’istituzione accademica si definisce non solo nella trasmissione del sapere, ma anche nell’affermazione di un’etica improntata alla risoluzione pacifica delle controversie.
La Libera Università di Bolzano, nata sulla scia di una storia complessa e segnata da divisioni, si fa interprete di questo impegno, esprimendo profonda preoccupazione per l’attuale escalation di violenza in Medio Oriente e ribadendo con fermezza la sua opposizione a qualsiasi risposta basata sulla forza.
L’esperienza altoatesina, un laboratorio di convivenza multiculturale e plurilingue costruito sulla dolorosa esperienza di divisioni passate, offre un esempio tangibile di come il dialogo, la diplomazia e il riconoscimento reciproco possano trasformare un territorio segnato da conflitti in un luogo di prosperità e armonia.
Questo modello, lungi dall’essere una semplice curiosità locale, rappresenta un faro di speranza per tutte le aree del mondo afflitte da tensioni e ostilità.
La tragedia che si sta consumando in Medio Oriente, con le sue inimmaginabili sofferenze e le sue conseguenze devastanti per la popolazione civile di Gaza, impone alla comunità internazionale una risposta rapida e coordinata.
L’urgente necessità di creare corridoi umanitari sicuri, capaci di garantire l’accesso ai beni di prima necessità e di proteggere i civili, non è solo un dovere morale, ma un imperativo umanitario.
Parallelamente, la liberazione degli ostaggi israeliani e il loro ritorno alle famiglie rappresenta una priorità assoluta.
La Libera Università di Bolzano, in quanto istituzione accademica internazionale, trilingue e inclusiva, si assume la responsabilità di coltivare nei giovani i valori fondamentali della pace, della tolleranza e del rispetto della diversità.
L’educazione, la ricerca e la collaborazione internazionale sono i pilastri di questo impegno, un investimento nel futuro che mira a disinnescare le radici dell’odio e della violenza.
La conoscenza critica, l’empatia e la capacità di comprendere le prospettive altrui sono strumenti potenti per superare pregiudizi e costruire ponti di dialogo.
La sfida del futuro è quella di trasformare il conflitto in opportunità di crescita, di creare un ambiente in cui la diversità sia vista come ricchezza e non come motivo di divisione.
L’Università di Bolzano si impegna a contribuire attivamente a questo processo, promuovendo la ricerca interdisciplinare, l’innovazione sociale e la cooperazione tra culture diverse.
L’auspicio è che l’esempio altoatesino possa ispirare altre comunità a perseguire la via della pace, del dialogo e del reciproco riconoscimento, affinché un futuro di convivenza armoniosa diventi realtà per tutti.








