martedì 19 Agosto 2025
22 C
Trento

Malga Zonta: 81° anniversario, un monito per il futuro.

Il silenzio di Malga Zonta, interrotto solo dal vento e dai ricordi, ha risuonato come un monito nell’81° anniversario della strage nazifascista del 1944.
Quella data, impressa nella memoria collettiva, strappò alla vita quattordici partigiani e tre malgari, giovani uomini e donne che incarnavano un coraggio e una speranza spezzati dalla violenza.
L’eco di quell’atrocità, oggi, non è solo un’occasione per commemorare le vittime, ma un imperativo morale per riflettere sul presente e costruire un futuro più giusto.

Il vicepresidente della Provincia, Achille Spinelli, rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni, ha sottolineato come quei giovani, con l’atto di ribellione contro la dittatura, abbiano scelto di abbracciare valori universali – libertà, democrazia, solidarietà – pilastri fondanti della nostra Costituzione e linfa vitale della nostra autonomia.
Non si trattò di una scelta scontata, ma un atto di fede in un destino diverso, un rifiuto di accettare passivamente un orizzonte di oppressione.

La memoria di questi eroi, disse Spinelli, non deve essere relegata in un passato remoto, ma deve illuminare il cammino del presente, trasmettendo insegnamenti di inestimabile valore.

Due, in particolare, si distinguono: la ferma condanna della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti e l’affermazione della possibilità di un mondo migliore, un mondo plasmato dalla giustizia e dalla compassione.

La pace non è un’utopia irraggiungibile, ma un obiettivo concreto che richiede impegno costante e un ripensamento radicale dei modelli di sviluppo e di convivenza.

Ogni individuo, in particolare i giovani, può contribuire attivamente alla costruzione di questo futuro, diventando protagonisti di un cambiamento profondo.
Il loro entusiasmo, la loro creatività, la loro capacità di visione sono risorse inestimabili per l’intera comunità.
A rafforzare questo messaggio si sono uniti il sindaco di Folgaria, Michael Rech, il vicepresidente della Provincia di Vicenza, Marco Guzzonato, la vicesindaca di Trento, Elisabetta Bozzarelli, rappresentanti delle amministrazioni lagarine e venete, Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione del Museo Storico del Trentino, lo storico Francesco Filippi e Mario Cossali, presidente provinciale dell’Anpi.
Le loro voci hanno convergente in un coro di speranza, ribadendo la necessità di promuovere la pace, difendere la democrazia e condannare ogni forma di violenza.

Le figure di Alcide De Gasperi e Piero Calamandrei, simboli della ricostruzione e della difesa dei valori repubblicani, sono state richiamate con commozione, a testimonianza dell’importanza della memoria storica come guida per il futuro.

Non si può dimenticare il ruolo cruciale dei partigiani e di tutti i cittadini italiani che, con coraggio e determinazione, contribuirono alla sconfitta del nazifascismo.
Un’ombra di preoccupazione si è poi proiettata sul presente, con il riferimento ai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente.

Il riarmo, l’aumento delle tensioni internazionali, le nuove forme di autoritarismo evocano parallelismi inquietanti con gli anni che precedettero il secondo conflitto mondiale.

Un appello pressante è stato rivolto ai popoli europei, affinché non si lascino sopraffare dal fatalismo, ma si mobilitino per difendere la pace, la democrazia e i diritti umani.
La responsabilità di costruire un futuro di speranza e di prosperità è nelle mani di tutti.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -