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Nuova Prefetto a Trento: Ascolto, Sicurezza e Olimpiadi

La figura apicale della Prefettura di Trento, Isabella Fusiello, ha assunto ufficialmente le sue funzioni, inaugurando un percorso improntato all’ascolto del territorio e alla gestione di sfide complesse.
L’accoglienza, iniziata con incontri formali con le forze dell’ordine, questore e colonnello, ha lasciato spazio a un primo confronto con le massime istituzioni locali: il Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e il sindaco di Trento, Franco Ianeselli.

L’agenda della Prefetto Fusiello si preannuncia densa e articolata, con una chiara priorità: comprendere a fondo le dinamiche e le esigenze del territorio trentino, elemento imprescindibile per orientare l’azione prefettizia.
In questo contesto, le imminenti Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 emergono come un punto focale, non solo per il prestigio che l’evento porterà alla Provincia, ma soprattutto per le implicazioni in termini di sicurezza.

Fusiello ha sottolineato come, in un contesto geopolitico internazionale caratterizzato da crescenti tensioni e incertezze, l’organizzazione di un evento di tale portata richieda un’attenzione meticolosa e coordinata, elevando al massimo il livello di vigilanza e prevenzione.

La sicurezza non sarà solo una questione di forze dell’ordine, ma un impegno condiviso.
Un capitolo cruciale dell’attività prefettizia è rappresentato dal tema dei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR).

La Prefetto ha espresso un orientamento favorevole all’istituzione di tale struttura, motivando la sua posizione con la necessità di rispondere a richieste di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Ha inoltre evidenziato come, in alcune circostanze, l’allontanamento dal territorio nazionale di individui potenzialmente pericolosi per la comunità sia un imperativo istituzionale.
Questa decisione, lungi dall’essere automatica, si inserisce in un percorso di dialogo aperto con la Provincia, in un quadro legislativo che richiede rigorosa applicazione dei diritti e delle procedure previste.

La sicurezza, intesa come bene collettivo da proteggere, assume dunque un ruolo centrale nell’azione prefettizia.
Fusiello ha ribadito il primato delle Forze dell’Ordine nel garantire l’ordine pubblico, ma ha al contempo richiamato la responsabilità di ogni cittadino.
L’abbandono e l’isolamento di spazi pubblici – piazze, giardini, quartieri – creano un vuoto che può essere facilmente colmato da attività illecite.

La Prefetto ha promosso un concetto di cittadinanza attiva e consapevole, invitando ogni persona a sentirsi parte integrante di un sistema di sicurezza collettiva.

Questo approccio implica una maggiore attenzione all’ambiente circostante, una denuncia tempestiva di situazioni sospette e una partecipazione proattiva alla vita della comunità.

La sicurezza non è solo una questione di controllo, ma di coesione sociale e di riappropriazione degli spazi pubblici.

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