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martedì 18 Novembre 2025

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Orso, scoperta inquietante e due incidenti: allarme in Trentino.

L’inquietante scoperta di un frammento di pelle ursina in un’area giochi a Fondo, frazione di Borgo d’Anaunia, ha gettato un’ombra di preoccupazione sul territorio trentino, sottolineando la crescente pressione tra la fauna selvatica e le attività umane.

L’episodio, rilevato da operai impegnati nella manutenzione del parco giochi, a ridosso del cimitero locale, ha immediatamente mobilitato le forze dell’ordine, con la Polizia Locale Alta Val di Non che ha assicurato la sicurezza della zona e il Corpo Forestale del Trentino che si è occupato del recupero dei resti.
La gravità dell’evento ha spinto le autorità provinciali a disporre un’accurata analisi genetica del materiale rinvenuto, affidandola all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.
Questo approccio metodico mira a determinare l’età e il sesso dell’animale, identificare eventuali patologie preesistenti e, potenzialmente, collegare la scoperta ad altri episodi di mortalità ursina nella regione.

L’indagine, attualmente condotta dal Corpo Forestale del Trentino, è volta a ricostruire le circostanze che hanno portato alla perdita di questo frammento di pelliccia, escludendo o confermando possibili cause accidentali o atti dolosi.
Parallelamente, un secondo incidente, verificatosi poco dopo l’alba in prossimità di San Lorenzo in Banale lungo la strada che conduce alla Val d’Ambiez, ha ulteriormente acuito la tensione.
Un’autovettura ha urtato due cuccioli d’orso che sono improvvisamente sbucati sulla carreggiata.

Fortunatamente, gli animali sono riusciti a fuggire nel bosco, ma l’episodio testimonia la crescente prossimità tra gli habitat naturali degli orsi e le vie di comunicazione utilizzate dalle persone.

La rapida risposta del Corpo Forestale, coadiuvato da un nucleo cinofilo specializzato, ha permesso di effettuare un’accurata ispezione del luogo dell’incidente, al fine di valutare lo stato di salute degli orsi coinvolti e monitorare la zona per eventuali altri esemplari.

Questo intervento sottolinea l’impegno costante delle autorità trentine nella gestione della fauna selvatica e nella prevenzione di ulteriori collisioni, un problema sempre più pressante con l’aumento della popolazione di orsi e la continua antropizzazione del territorio.

Le due vicende, apparentemente separate, sollevano interrogativi fondamentali sulla coesistenza tra uomo e fauna selvatica in un contesto di mutamento climatico e di crescente pressione antropica sulle risorse naturali.
Si rende, pertanto, necessario un ripensamento delle strategie di gestione del territorio, promuovendo la sensibilizzazione della popolazione, rafforzando le misure di prevenzione degli incidenti e investendo nella ricerca scientifica per comprendere meglio le dinamiche della popolazione ursina trentina e mitigare i conflitti tra interessi umani e tutela della biodiversità.

La sicurezza di persone e animali richiede un approccio integrato e proattivo, basato sulla conoscenza, la responsabilità e la collaborazione tra tutte le parti interessate.

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