Il via libera, seppur provvisorio, per la realizzazione del complesso ospedaliero e universitario del Trentino è stato sbloccato dal Consiglio di Stato, in una decisione che interrompe la sospensiva emessa precedentemente dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Trento.
La sospensiva, che aveva paralizzato la fase di progettazione, è stata temporaneamente sospesa in attesa di un’udienza cruciale prevista per il 26 febbraio, una data che segna un punto di svolta nel lungo e complesso iter dell’opera.
La decisione del Consiglio di Stato si fonda sulla prevalenza dell’interesse pubblico alla più rapida realizzazione del nuovo polo sanitario, un’infrastruttura strategica per l’intera regione.
La precedente sentenza del TAR, che aveva annullato l’aggiudicazione della progettazione in seguito al ricorso presentato dallo Studio Altieri e da altri soggetti, viene dunque temporaneamente accantonata, riconoscendo l’urgenza di proseguire con il progetto.
La Terza Sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Michele Corradino e composta dai magistrati Giovanni Pescatore, Giovanni Tulumello, Luca Di Raimondo e Sebastiano Zafarana, ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dalla Provincia autonoma.
Questa decisione rappresenta un sollievo per le istituzioni regionali, che vedono nel nuovo complesso ospedaliero e universitario una priorità assoluta per la sanità trentina.
Il Presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, ha espresso pubblicamente la sua soddisfazione per l’esito della pronuncia, sottolineando che, pur non risolvendo definitivamente la questione legale, consente di riprendere il percorso progettuale.
Si tratta di un momento cruciale, in quanto il nuovo polo sanitario è destinato a concentrare servizi specialistici, attività di ricerca e formazione universitaria, con un impatto significativo sull’offerta di cure e sulla promozione dell’innovazione nel settore biomedico.
La complessità del caso, come evidenziato dal ricorso presentato e dalla necessità di un intervento del Consiglio di Stato, riflette la delicatezza delle scelte urbanistiche e la sensibilità delle comunità coinvolte.
La realizzazione di un’opera di tale portata richiede un equilibrio tra le esigenze di sviluppo, la tutela dell’ambiente e la garanzia del diritto alla salute.
La decisione del Consiglio di Stato, pur essendo provvisoria, indica una volontà di favorire la realizzazione di un’opera strategica per il Trentino, ponendo l’interesse pubblico al centro della valutazione.
Il futuro della progettazione resta appeso alla decisione che verrà presa in occasione dell’udienza del 26 febbraio, data che determinerà la direzione finale del contenzioso e la possibilità di concretizzare il sogno di un nuovo polo ospedaliero e universitario all’avanguardia.