lunedì 28 Luglio 2025
30.7 C
Rome

Premio Solidarietà Alpina: Omaggio a Pionieri del Soccorso in Montagna

La 54ª edizione del Premio Internazionale di Solidarietà Alpina si appresta a celebrare figure esemplari che hanno segnato profondamente la storia del soccorso in montagna, riconoscendo non solo il contributo pionieristico di Mircea Opris, figura chiave nella nascita del soccorso alpino rumeno, ma anche onorando la memoria di due pilastri del Soccorso Alpino e Speleologico trentino: Gino Comelli e Othmar Prinoth, scomparsi nel corso del 2024.

La consegna della Targa d’Argento, che vedrà Opris accolto con onori, sarà l’occasione per ripercorrere il loro straordinario percorso, un’eredità che continua a ispirare e a plasmare le moderne pratiche di salvataggio in alta quota.
Gino Comelli (1934-2023) e Othmar Prinoth (1935-2023) incarnano un’epoca di audace innovazione e profonda dedizione.
Ben oltre la semplice attività di guide alpine e istruttori, furono veri e propri architetti di un sistema di soccorso che ha rivoluzionato l’approccio al salvataggio in ambiente alpino.
La loro visione lungimirante ha gettato le basi per l’Aiut Alpin Dolomites, un’organizzazione che si distingue per la sua efficacia e per l’adozione di metodologie all’avanguardia per l’epoca.

Comelli, pioniere del Servizio provinciale trentino del CNSAS, si distinse come il primo istruttore nazionale, dedicandosi alla formazione di nuove leve e trasmettendo competenze fondamentali.

Prinoth, figura iconica dell’Alto Adige, fu un istruttore longevo, la cui esperienza e professionalità hanno contribuito significativamente allo sviluppo del soccorso alpino nella regione.

Per oltre tre decenni, entrambi hanno operato come verricellisti all’interno dell’Aiut Alpin, un ruolo che li ha posti al centro di innumerevoli operazioni di salvataggio, testimoniando in prima persona l’evoluzione del soccorso alpino.

L’Aiut Alpin Dolomites, grazie alla loro influenza, ha introdotto un modello di intervento che prevedeva una coordinazione precisa, un utilizzo strategico delle risorse aeree e una stretta collaborazione tra diverse figure professionali, anticipando di fatto i moderni Servizi regionali di elisoccorso e plasmando l’attuale modello di intervento tecnico-sanitario in ambiente impervio.

Il loro contributo non si limita alla mera esecuzione dei soccorsi, ma si estende alla creazione di un sistema integrato, caratterizzato da una profonda cultura della sicurezza e da una costante ricerca dell’eccellenza.

La loro eredità è viva nel lavoro quotidiano dei soccorritori di oggi, che continuano a ispirarsi al loro esempio di dedizione, professionalità e spirito di innovazione.

La celebrazione in loro onore a Pinzolo rappresenta un momento di riflessione e di rinnovamento dell’impegno a preservare e a promuovere i valori che hanno contraddistinto la loro straordinaria carriera.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -