L’indagine annuale del Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita in Italia restituisce un quadro articolato, delineando aree di eccellenza e suggerendo traiettorie di sviluppo per il Paese. L’analisi, segmentata per fasce d’età e focus specifici, evidenzia come la qualità della vita non sia un concetto monolitico, ma rifletta esigenze e priorità diverse a seconda del ciclo di vita e della composizione demografica di un territorio.Bolzano si conferma leader nella dimensione del benessere degli anziani, un risultato che trascende una semplice questione di comfort e riflette un investimento profondo nel capitale umano maturo. La sua posizione apicale non è casuale, ma è il frutto di politiche sociali mirate, come dimostra il contenimento del consumo di farmaci cronici – indicatore di una gestione proattiva della salute – e l’elevata spesa sociale dedicata agli anziani. La presenza diffusa di biblioteche, elemento spesso sottovalutato, sottolinea l’importanza dell’accesso alla cultura e alla formazione come pilastro del benessere individuale e collettivo. Treviso e Trento completano il podio, confermando una tendenza alpina/prealpina di attenzione al benessere della popolazione più anziana.Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, la gioventù non risiede solo nelle grandi città. Gorizia, Capitale europea della cultura transfrontaliera 2025, emerge come fulcro di opportunità per i giovani, soppiantando le tradizionali metropoli. La sua forza risiede in una combinazione unica di fattori: la vocazione universitaria, che attrae talenti e stimola l’innovazione, e la sua posizione di città di confine, che favorisce la mobilità e lo scambio culturale. I dati rivelano un tessuto economico dinamico, testimoniato dalla trasformazione dei contratti a tempo indeterminato – segnale di stabilità e crescita – e da un’età media al parto del primo figlio relativamente bassa, indicatore di un equilibrio tra aspirazioni professionali e familiari. Bolzano, Cuneo e Trieste seguono a ruota, sottolineando come le regioni settentrionali sappiano intercettare e valorizzare il potenziale dei giovani.La dimensione del benessere infantile, infine, rivela come l’attenzione allo sviluppo dei più piccoli sia un investimento cruciale per il futuro. Lecco primeggia in questo ambito, grazie a una solida infrastruttura sportiva, che promuove l’attività fisica e la socializzazione, e a risultati scolastici comprovati dai test Invalsi. L’indice di delitti a danno dei minori particolarmente basso consolida un quadro positivo, che riflette un ambiente sicuro e protettivo. Siena e Aosta completano il podio, evidenziando come un approccio olistico, che combina educazione, sport, sicurezza e supporto sociale, sia essenziale per garantire un futuro prospero alle nuove generazioni.L’analisi complessiva suggerisce che la qualità della vita non è un concetto statico o uniforme, ma una variabile complessa influenzata da una miriade di fattori socio-economici, culturali e ambientali. Le città che emergono come leader in queste classifiche non sono solo luoghi piacevoli in cui vivere, ma anche modelli di sviluppo sostenibile, capaci di coniugare crescita economica, equità sociale e tutela ambientale, ponendo le basi per un futuro più giusto e prospero per tutti.
Qualità della Vita in Italia: Bolzano, Gorizia e Lecco in testa.
Pubblicato il
