Il 8 dicembre, giornata di massiccio rientro dalle festività natalizie in Trentino-Alto Adige, la rete viaria regionale ha registrato una pressione notevole, con ripercussioni significative sulla fluidità del traffico.
La Sala Operativa della Protezione Civile, in sinergia con Autobrennero e le autorità di polizia stradale, ha monitorato costantemente la situazione, segnalando criticità diffuse lungo diverse arterie principali.
In particolare, l’Autostrada A22 del Brennero, cruciale collegamento tra l’Italia e l’Austria, ha visto accumularsi code estese in direzione sud, estendendosi per un tratto complessivo di circa 180 chilometri tra il nodo autostradale di Bolzano Nord e l’uscita di Nogarole Rocca.
Questa congestione, sebbene non continua, ha impattato sensibilmente i tempi di percorrenza per migliaia di veicoli.
Parallelamente, la Statale 12 del Brennero, alternativa all’autostrada, ha risentito del volume elevato di traffico, con rallentamenti intermittenti documentati tra Cadino e Lavis, e poi tra Trento e Rovereto.
Questa situazione evidenzia come la rete stradale regionale, pur con diverse opzioni di percorso, sia stata sottoposta a un carico di traffico superiore alla sua capacità ottimale.
Le difficoltà non si sono limitate alle direttrici principali.
Anche la Statale 47 della Valsugana, che collega la regione a Padova, ha mostrato segni di rallentamento tra Pergine e Levico, mentre la Sp 90 Destra Adige, in corrispondenza del tratto compreso tra Aldeno e Rovereto Sud, ha accusato un aumento della densità veicolare.
L’insieme di queste criticità sottolinea la complessità della gestione del traffico in un contesto come quello del rientro dal Ponte dell’Immacolata, che vede un’intensa mobilità interna e transfrontaliera.
La collaborazione tra Protezione Civile, gestori autostradali e forze dell’ordine si è rivelata fondamentale per monitorare la situazione in tempo reale e fornire informazioni aggiornate agli automobilisti, al fine di favorire una gestione più efficiente del flusso veicolare e minimizzare l’impatto sulla sicurezza stradale.
L’evento ha inoltre riacutizzato la necessità di valutare soluzioni infrastrutturali e di gestione del traffico volte a migliorare la resilienza della rete viaria regionale in occasione di picchi di mobilità.








