mercoledì 3 Settembre 2025
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Trento

Rimodellata l’assistenza primaria a Trento: accordo da 5,6 milioni

La Giunta provinciale di Trento, sotto la guida dell’assessore alla Salute Mario Tonina, ha formalizzato un Accordo integrativo provinciale destinato a rimodellare profondamente il sistema di assistenza primaria, concretizzando un’evoluzione contrattuale che trascende la mera revisione economica.
L’accordo, siglato dalla Delegazione della medicina generale il 4 agosto e attuativo dell’intesa nazionale dell’aprile 2024, prevede un investimento significativo: 1,3 milioni di euro per il 2025, un incremento a 4,8 milioni nel 2026 e una stabilizzazione a 5,6 milioni annui a regime.

Questo atto non rappresenta una semplice aggiustamento finanziario, bensì un progetto di trasformazione radicale della sanità territoriale, orientato a una maggiore prossimità e accessibilità per i cittadini.

Il fulcro di questa nuova visione risiede nell’implementazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), modelli organizzativi volti a garantire una continuità assistenziale ininterrotta, ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette.

L’accordo introduce inoltre la figura chiave del “medico del ruolo unico di assistenza primaria”, una figura professionale che si distacca dalle tradizionali modalità di erogazione dei servizi.
Questo medico, oltre a mantenere la relazione con i propri assistiti, è chiamato a sviluppare attività specifiche in diverse strutture sanitarie, con un sistema di incentivi economici mirati a premiare l’impegno e la specializzazione.

Le sedi di queste attività includono, prioritariamente, le Case della Comunità – elementi centrali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – gli Ospedali di Comunità, i servizi di Continuità Assistenziale, le Strutture intermedie e la Centrale Operativa 116117, ampliando così la gamma di servizi offerti direttamente al cittadino.
L’AFT rappresenta il cuore pulsante di questo nuovo modello assistenziale.

L’obiettivo è la piena adesione di tutti i medici di medicina generale, che attraverso un coordinamento strutturato delle proprie attività, garantiranno una copertura continua dell’assistenza, non solo nella fascia oraria diurna (8:00-20:00), ma anche durante le ore notturne, i festivi e i prefestivi, con una particolare enfasi sulle Case della Comunità.
Questo approccio modulare e flessibile mira a ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane e infrastrutturali, rispondendo in modo più efficace alle esigenze di salute della popolazione, in un contesto demografico e sanitario in continua evoluzione, e ponendo le basi per un sistema sanitario più resiliente e proattivo.

L’accordo rappresenta quindi un investimento strategico nel futuro della sanità trentina, promuovendo l’integrazione tra i diversi livelli di assistenza e valorizzando il ruolo fondamentale del medico di medicina generale come punto di riferimento per la salute del cittadino.

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