Nel cuore della Val Pusteria, a Millan, frazione di Bressanone, un’operazione dei Carabinieri ha smascherato un’attività di spaccio di stupefacenti che si sviluppava all’interno di un’abitazione.
L’intervento, frutto di un’indagine mirata, ha portato alla luce una struttura organizzata, ben più di un semplice episodio isolato, e ha permesso di sottrarre alla circolazione una quantità significativa di sostanze illegali.
La perquisizione, condotta con scrupolo e competenza, ha permesso di rinvenire e sequestrare un ingente quantitativo di droga: 130 grammi di cocaina, pronta per essere immessa nel mercato illecito, e 200 grammi di hashish, anch’esso destinato a potenziali acquirenti.
La presenza di strumenti specifici, come un bilancino di precisione, essenziale per la suddivisione accurata delle dosi, e un coltello utilizzato per la manipolazione e il confezionamento, ha delineato un quadro di un’attività strutturata e continuativa.
Questi elementi, combinati, suggeriscono una certa preparazione e capacità organizzativa da parte dell’indagato.
Il giovane, residente a Bressanone, non era all’epoca sconosciuto alle autorità.
La sua pregressa condotta, segnata da precedenti reati, ha contribuito a rafforzare i sospetti e a indirizzare l’attenzione delle forze dell’ordine verso la sua abitazione.
L’operazione, quindi, rappresenta il culmine di un lavoro di monitoraggio e raccolta informazioni, volto a contrastare efficacemente il fenomeno dello spaccio di droga nel territorio.
Il Tribunale di Bolzano, in sede di direttissima, ha emesso una sentenza severa, riflettendo la gravità del reato commesso.
La condanna a due anni e dieci mesi di reclusione, unitamente all’elevata sanzione pecuniaria di quattordicimila euro, testimonia l’impegno della magistratura nel perseguire e punire i responsabili di attività illecite che ledono la sicurezza pubblica e danneggiano la comunità.
L’operazione a Millan, oltre a rimuovere un punto di distribuzione di stupefacenti, rappresenta un messaggio chiaro: la lotta alla criminalità organizzata e alla diffusione di sostanze illegali è una priorità per le forze dell’ordine e la magistratura.
L’azione mira a proteggere la salute pubblica, soprattutto quella dei giovani, e a preservare la tranquillità e la sicurezza dei cittadini della Val Pusteria.