La tragedia ha colpito l’iconico Passo Fedaia, nel cuore delle Dolomiti trentine, dove un uomo di 36 anni ha perso la vita in un incidente motociclistico avvenuto sulla statale 641, tra Alba di Canazei e il valico. L’evento, verificatosi intorno alle 11:00, ha improvvisamente interrotto la bellezza paesaggistica e la vivacità turistica del percorso.La dinamica, ricostruita dai Carabinieri di Canazei, suggerisce una perdita di aderenza in prossimità di uno dei numerosi e impegnativi tornanti che caratterizzano la salita verso il passo. La moto, sbandata improvvisamente, ha trascinato il conducente in una rovinosa caduta sull’asfalto, con conseguenze fatali. La rapidità di intervento è stata notevole. Immediato il dispiegamento dei Vigili del Fuoco Volontari, esperti del territorio e abituati ad operare in condizioni ambientali spesso difficili. A loro si sono uniti il personale sanitario del 118, pronto a fornire le prime cure, e l’elicottero di soccorso, cruciale per raggiungere la zona in tempi brevi e trasportare il ferito in ospedale. Nonostante l’impegno profuso, i tentativi di rianimazione si sono rivelati vani, decretando il decesso del motociclista.L’accaduto solleva, come spesso accade in questi casi, interrogativi sulla sicurezza delle strade di montagna, particolarmente frequentate da motociclisti e ciclisti. La complessità del tracciato, con i suoi tornanti a gomito, le pendenze accentuate e le condizioni meteorologiche variabili, rappresenta una sfida costante per chiunque lo percorra. Fattori come la velocità eccessiva, la scarsa visibilità dovuta alla nebbia o alla pioggia, e lo stato del manto stradale, umido o scivoloso, possono contribuire a creare situazioni pericolose.Questo tragico incidente rappresenta un monito per tutti gli utenti della strada, ricordando l’importanza di una guida prudente, rispettosa dei limiti di velocità e delle condizioni ambientali. La bellezza di un percorso come il Passo Fedaia non deve mai prevalere sulla sicurezza, e la consapevolezza dei rischi che si corrono è il primo passo per prevenirli. La comunità locale, profondamente addolorata, si stringe attorno ai familiari del motociclista, mentre le autorità competenti aprono un’indagine per chiarire tutti gli aspetti dell’accaduto e valutare eventuali responsabilità.