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Tragedia in Val Venosta: un bambino di 10 anni perde la vita

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Operazione nazionale: durissimo colpo alla criminalità organizzata e allo spaccio.

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Frode fiscale e sussidi: scoperto commercialista abusivo

L'inchiesta condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Bressanone ha portato alla luce un caso di sofisticata elusione fiscale e abuso di sussidi pubblici, rivelando una figura che operava nell'ombra, sfruttando la percezione di competenza professionale per costruire...

San Camillo: la Provincia acquisisce l’ospedale, garanzia di servizi

La decisione della Giunta provinciale, sancita dalla delibera proposta dall’assessore al patrimonio, Simone Marchiori, rappresenta un intervento strategico per il futuro socio-sanitario del Trentino. L'acquisizione...
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Manovra da 6,2 miliardi: approvata la maxi-manovra della Provincia di Trento

La manovra finanziaria della Provincia autonoma di Trento, una delle più consistenti mai approvate, con un bilancio di 6,2 miliardi di euro, ha segnato...

Tragedia in Val Venosta: un bambino di dieci anni perde la vita

La comunità di Laudes, un piccolo gioiello incastonato nel cuore della Val Venosta, è profondamente scossa da una tragedia che ha strappato via un bambino, J.
, di soli dieci anni.

L’evento, un drammatico intreccio di avventura infantile e imprevedibili pericoli montani, ha gettato un velo di lutto su un paese dove i legami sono saldi e la consapevolezza del rischio alpino, seppur presente, non sempre riesce a mitigare l’innocenza dell’età.

Secondo le ricostruzioni, il ragazzino, in compagnia di un amico undicenne, si è allontanato dal parco giochi locale, spinti dalla curiosità e dall’innata voglia di esplorazione tipica dell’infanzia.

Hanno intrapreso una salita, apparentemente innocua, lungo un pendio denominato Sartwand, con l’obiettivo di raggiungere una piccola malga, un luogo di ristoro tradizionale immerso nel paesaggio alpino.
Tuttavia, la loro avventura ha preso una piega drammatica quando, smarriti, si sono ritrovati su una parete rocciosa.
Nel tentativo di ritrovare la direzione, hanno proseguito la salita, ignari del pericolo imminente.

Un attimo di disattenzione, uno scivolone fatale, e uno dei due bambini è precipitato per circa cento metri, trovando una fine prematura.
L’amico, rimasto solo e terrorizzato, ha avuto la lucidità di compiere un gesto cruciale: ha contattato la madre con il proprio telefono cellulare, lanciando l’allarme che ha mobilitato un complesso e coordinato intervento di soccorso.
La risposta è stata immediata e professionale.

Sul posto sono intervenuti i soccorritori alpini della Guardia di Finanza di Silandro, l’Alpenverein, i Vigili del fuoco e l’elicottero della Guardia di Finanza, Pelikan 3.

La situazione era particolarmente delicata: il sopravvissuto si trovava in una posizione estremamente esposta, rendendo le operazioni di recupero altamente rischiose.

L’elicottero Pelikan 3, equipaggiato con visori notturni, ha illuminato l’area con un potente faro, facilitando il lavoro dei soccorritori.
Il ragazzino, visibilmente sotto shock, è stato stabilizzato e trasportato in ospedale per accertamenti, mentre l’elicottero ha recuperato la salma del compagno, ponendo fine a un’attesa angosciante per le famiglie.

L’intera operazione, protrattasi per quasi quattro ore, ha richiesto il massimo dell’impegno e della professionalità di tutti i soggetti coinvolti.

Il sindaco di Malles, Josef Thurner, ha espresso il profondo dolore della comunità, sottolineando come la tragedia abbia colpito al cuore un paese piccolo, dove i rapporti umani sono intensi e la consapevolezza della fragilità della vita è palpabile.

“Siamo tutti molto colpiti,” ha dichiarato, “perché molti di noi hanno figli di quella età.
È un dolore indicibile.

” La comunità di Laudes è unita nel cordoglio e nella vicinanza alle due famiglie, mentre la montagna, silenziosa testimone di questa imprevista tragedia, riporta alla memoria l’importanza di una continua educazione al rispetto e alla prudenza in montagna, soprattutto per i più giovani.

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